San Josè - Danni al sistema cardiocircolatorio dovuti al caldo estremo, sofferto per 70 giorni nelle viscere della terra. Problemi per gli occhi costretti alla luce limitata e artificiale, ma anche possibili infezioni per le condizioni igieniche precarie, problemi alla pelle dovuti all’ambiente difficile e conseguenze psicologiche per la convivenza forzata e per l’incertezza sulla possibilità di essere liberati. Sono le possibili ripercussioni sulla salute dei 33 minatori cileni che in queste ore stanno tornando in superfice, secondo Mario Raviolo, membro della Società mondiale della medicina dei disastri e direttore della struttura di maxi-emergenza regionale del Piemonte. "I possibili problemi di salute dei minatori - spiega Raviolo, che ha partecipato a diverse missioni di soccorso ’estremè, come nel caso del terremoto di Haiti - sono legati alle condizioni climatiche e ambientali vissute. A quei livelli, infatti, c’è una temperatura di 38-40 gradi costanti, che sono stati sopportati per un periodo lungo. Da qui tutti i rischi della disidratazione e gli squilibri elettrolitici che possono ripercuotersi principalmente a livello cardiocircolatorio". I medici impegnati nell’assistenza faranno quindi per prima cosa, precisa l’esperto, "un controllo cardiaco e uno screening del sangue, con la valutazione dei valori del sodio e del potassio, del calcio e del magnesio che possono alterare il sistema metabolico e cardiovascolare. Si tratta, infatti, dei sali che fanno funzionare correttamente il muscolo cardiaco".
Buio e scarse condizioni igieniche Particolare attenzione sarà riservata anche agli occhi, con la necessità di una ’rieducazione alla luce del sole. "I minatori dovranno portare per parecchi giorni occhiali scuri", dice l’esperto. Un problema non indifferente, poi, sono le possibili conseguenze delle cattive condizioni igieniche, con il difficile smaltimento dei rifiuti e le limitazioni per l’igiene personale. "Sarà necessario - continua Raviolo - controllare eventuali infezioni, con radiografie del torace e altri esami del sangue, anche sul lungo periodo". Sono prevedibili poi malattie della pelle legate alle condizioni ambientali. "Ovviamente il controllo sarà a 360 gradi", aggiunge l’esperto e non trascurerà sicuramente gli aspetti psicologici. "Non bisogna dimenticare che si tratta di persone che fino all’ultimo hanno vissuto l’incertezza per la propria sopravvivenza.
La luce del sole avrà un impatto emotivo enorme sulla psiche. Anche la convivenza forzata in spazi ristretti per 40 giorni - conclude - ha prodotto sicuramente solidarietà e senso di appartenenza, e altre dinamiche che segnano i singoli minatori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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