«Un mese con il niqab, un inferno»

Ha vissuto portando il burqa, il velo integrale, tutti i giorni per un mese, soffrendo il caldo, gli sguardi duri delle altre donne, quelli spaventati dei bambini, subendo persino gli sputi di alcuni uomini. Quel mese a Berengere Lefranc, artista parigina di 40 anni, atea, che si è voluta mettere nei panni delle donne musulmane con il velo integrale, è sembrato un vero inferno.
Lefranc racconta la sua esperienza in un libro «Un voile, un certain mois de juin», che esce la settimana prossima in Francia, dove l’attesa proposta di legge contro il velo integrale, burqa e niqab, è arrivata in Parlamento. Una missione parlamentare dell’Assemblea nazionale francese ha raccomandato alla Francia di pronunciarsi solennemente per il divieto del velo islamico integrale e ha chiesto di adottare una serie di misure per bandirlo dalle amministrazioni e dai trasporti pubblici. È quanto si legge in un rapporto adottato ieri dai deputati francesi e i cui contenuti erano stati anticipati nei giorni scorsi dai media francesi.
«Per la prima volta nella mia vita ho avuto paura della gente», racconta Berengere al quotidiano Le Parisien. «Le persone mi squadravano, mi indicavano, bisbigliavano al mio passaggio. Mi sentivo handicappata - continua - non vedevo quasi nulla e avrei avuto una gran voglia di fumare una sigaretta». Berengere ha deciso di mettersi nei panni di una donna in burqa quando il dibattito su questo tema scottante in Francia (che conta la comunità musulmana più numerosa d’Europa, 5-6 milioni di persone) era appena avviato. Era il primo giugno 2009 quando Berengere uscì di casa per la prima volta nascosta completamente dietro il velo: «È stato un inferno». Ma ha deciso di andare avanti lo stesso, anche quando fuori c’erano 32 gradi e sotto il burqa almeno cinque di più; anche quando con la pioggia il tessuto si inzuppava e il vestito diventava ancora più pesante. «In un mese ho perso sei chili», dice. Mentre Berengere viveva la sua esperienza, una petizione di parlamentari reclamava un’inchiesta sul tema. Sono passati mesi da allora ed il dibattito continua a infiammare gli animi e a dividere i politici. Anche se, secondo dati ufficiali, il burqa interesserebbe solo 2.000 donne musulmane in Francia, il Paese si appresta a vietarlo nei luoghi pubblici, nella forma di una legge. Un sondaggio del Parisien indica che due francesi su tre sono d’accordo con il divieto e la maggior parte di loro vorrebbe estenderlo anche nelle strade.

Berengere ora pensa invece che una legge non sia la soluzione giusta: «Compatisco di cuore quante subiscono il burqa con la forza», dice. Il suo timore è che il divieto peggiori le cose e finisca col barricarle in casa.

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