«Mia figlia era una rosa Qualcuno l’ha calpestata»

«Una rosa che è stata calpestata». La madre di Mariarca Terracciano è una maschera di dolore. Il suo sfogo è condiviso da tutta la sua famiglia. Una famiglia che si ritroverà oggi alle 10, nella chiesa di Santa Maria di tutti i Santi, per i funerali di Mariarca, l’infermiera di 45 anni deceduta nell’ospedale San Paolo di Napoli, dove lavorava come infermiera nel reparto maternità. La bara è stata riposta nella cappella dell’ospedale: la salma della donna è coperta da un velo che mostra, però, il viso di Mariarca: su quel velo, amici, colleghi e parenti, hanno depositato delle rose. «La madre dice sempre che la figlia era una rosa - spiega una di loro - e noi la vogliamo ricordare così».

Dipendente dell’Asl Napoli 1, alla fine del mese scorso si era vista negare, così come tutti i lavoratori dell’azienda sanitaria, lo stipendio per il pignoramento dei fondi. Da lì la decisione di mettere in atto una forma di protesta molto forte: farsi prelevare ogni giorno 150 millilitri di sangue fino a che non sarebbero arrivati i soldi degli stipendi.

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