Miami è alle porte «Made in Italy» grande protagonista

da Milano

Il Boot Düsseldorf è ormai alle spalle, con poche novità assolute e molte proposte al pubblico locale dopo le anteprime vere di Genova 2007 e Parigi 2008. I nostri cantieri, soprattutto a motore, si sono fatti apprezzare ancora una volta per il design e la classe dei loro prodotti. Prova ne sia la pioggia di nomination per l’«European Powerboat of the Year», sorta di «Auto dell’anno» per le imbarcazioni. Basti pensare che nella categoria superiore ai 50 piedi solo uno degli scafi candidati non era italiano (Sunseeker Predator 6) e il titolo se lo sono disputate il Riva Vertigo, il Pershing 72 e i Ferretti 510 e 881 RPH (i tre marchi sono dello stesso gruppo, guidato da Norberto Ferretti). Ha prevalso il secondo, ottimo esempio di sportività ed eleganza: barca velocissima (tocca i 40 nodi serenamente) e con interni lussuosi. Non a caso è stata protagonista dell’ultima estate, spesso finita sui giornali grazie ad armatori vip, calciatori in primis. Bene anche Sessa Marine che ha avuto due nomination grazie al C46 e al Key Largo 36: il cantiere della famiglia Radice ha presentato in Germania il progetto del C65, ammiraglia che segnerà il debutto nella fascia alta di mercato. Una barca fuori dal comune sin dal progetto che si avvalso della vasca navale più grande d’Europa, situata presso il Krylov Shipbuilding Research Institute, di San Pietroburgo. Il design di questa open veloce, con hard-top, comunque italianissimo, è firmato da Christian Grande. Due motori da 1.360 cv sono pronti per spingere il nuovo 20 metri, molto curato e moderno nell’interno, sino a 36 nodi di velocità.
Una nomination anche per Rio Yachts: il suo 42 Art è entrato nella rosa delle barche da 40 a 50 piedi. Non a caso, visto il successo riscontrato nei Saloni: un 13 metri, in grado di ospitare sino a 12 persone all’esterno e 6 all’interno, che monta due turbodiesel Cummins da 380 cv. Tutto studiato, come da tradizione Rio Yachts, per garantire il massimo comfort: doppio prendisole, garage per il tender, due cabine armatoriali a tutto baglio.
Ora i maggiori cantieri nazionali si preparano all’International Boat Show di Miami, la più importante rassegna nautica d’Oltreoceano, ospitata nel Convention Center, salvo le barche a vela (ancora in misura minore rispetto a mostre quali Genova) che sono ormeggiate al Miamarina di Bayside. L’apertura è prevista il 14 febbraio. Tra centinaia di barche di ogni genere e misura, spesso pensate unicamente per il pubblico americano o con forti tipicità (pensiamo solo all’importanza del Big Game), non mancheranno i motoryacht italiani, rappresentati da affermati importatori o talvolta dalle emanazioni locali dei gruppi, vedi Ferretti Group Usa. Facile pensare che anche al pubblico americano piacerà lo stile italianissimo di motoryacht quali il Ferretti 881 RPH e il 592: quest’ultimo ha la particolarità di avere la cucina a poppa che regala uno spazio unico alla zona living e un’enorme superficie vetrata sempre in modo di offrire vivibilità massima.

Il gruppo Azimut-Benetti risponde con il 95, fly puro con spazi aperti ampi e curatissimi, e il 103S, open dell’ultima generazione che ha avuto come testimonial navigante l’ex ct iridato Marcello Lippi. Per Aicon Group, infine, la punta di diamante si chiama Aicon 75 Fly, con un design molto originale dove spicca la struttura rigida che protegge il ponte dal sole.

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