Testo, titolo e arrangiamento sono praticamente identici. Il brano Fuoco e cenere interpretato da Micaela Foti, in gara ieri tra i giovani, e passata in finale, è proprio quello già cantato dal trio femminile Oronero e postato sul sito Myspace nel 2007. Sono stati gli stessi manager della giovane artista a precisare la questione sollevata dal Giornale ieri. Insomma è un auto plagio totale. Uno degli autori lo aveva fatto interpretare dalle Oronero che si erano presentate al Festival del 2006, ma il brano non aveva superato le selezioni. Poi le tre ragazze lo hanno messo su Internet quasi per ripicca. Questanno gli stessi autori ci hanno riprovato con Micaela e sono riusciti a passare le selezioni e ad arrivare in gara. In sostanza, una copia in piena regola. Secondo quanto spiegato dal direttore artistico Gianmarco Mazzi, lauto plagio però non è una causa di esclusione dal Festival, semplicemente perché il regolamento prevede che ci siano in gara brani «nuovi» e non «inediti». La sottile differenza è stata introdotta proprio per evitare i problemi connessi al web: insomma si può copiare, ma solo da un brano che non è stato prodotto e non ha avuto ritorni economici.
Letichetta edizioni musicali «Miseria e nobiltà», che cura Micaela, ieri ha precisato che le immagini e i suoni relativi al brano apparse su Myspace o Youtube si riferiscono a provini di lavorazione in studio pubblicate arbitrariamente da una componente di un gruppo vocale femminile, che è stata già in passato diffidata dallautore Alfio Santonocito, in arte Luca Venturi, dallutilizzare illecitamente dette immagini e i suoni del brano che sono di esclusiva proprietà dellautore e della sua casa produttrice. Insomma una «variazione sul tema» che però era sfuggita a quasi tutti i critici, solitamente così pronti ad agitarsi in questi casi.
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