Giuseppe Arcimboldo nacque a Milano nel 1527 e nella stessa città morirà l11 luglio 1593. Il padre Biagio era pittore presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e il precoce contatto di Giuseppe con larte e la letteratura fu favorito proprio dallamicizia del padre con Bernardino Luini allievo di Leonardo. Grazie al Luini Arcimboldo ebbe lopportunità di venire in possesso degli appunti e dei quaderni con gli schizzi del Genio di Vinci. Giuseppe coltivò contatti anche con filosofi e altri scienziati dellepoca e debuttò come pittore, a 22 anni come aiutante del padre, per alcuni disegni per le vetrate. Molti lo conoscono per le sue raffigurazioni di volti formati dagli oggetti più disparati come animali, piante, libri e altro ma presso la corte dellimperatore Ferdinando I d'Austria fu molto ben veduto e ben pagato anche per molte sue altre invenzioni come giostre, giochi e decorazioni per matrimoni e altre feste. Lo storico Paolo Morigia, suo amico, parla di lui come di «pittore raro, e in molte altre virtù studioso, e eccellente; e dopo lhaver dato saggio di lui, e del suo valore, così nella pittura come in diverse bizzarrie, non solo nella patria, ma anco fuori, acquistossi gran lode...». La formazione milanese dellArcimboldo lo vide dunque interessarsi a «diverse bizzarrie», e cè da scommettere che tra queste abbiano avuto un posto di rilievo le caricature fisiognomiche rese celebri come testimonia Giovanni Paolo Lomazzo dal soggiorno milanese di Leonardo.
Nonostante la fama internazionale presto raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldo a noi pervenuto è piuttosto scarno; esso si incentra in larga misura sulle famose «Teste Composte» fisionomie grottesche ottenute attraverso bizzarre combinazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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