Lappuntamento è per stamani dalle 10.30 al teatro Dal Verme di Milano. «Sul Foglio mi sono chiesto se esiste un pezzettino dItalia indisponibile a darla vinta ai puritani del PalaSharp. Ho immaginato di riunire un po di berlusconiani di buona volontà...» ha annunciato Giuliano Ferrara spiegando la sua «contro-manifestazione». Tre fili da bucato, da una parte allaltra del palco ottocentesco: appese, oltre 150 paia di mutandine da donna... Insomma, una allestimento «dimpatto», perché Ferrara sa come stupire. Lo slogan è «In mutande, ma vivi», per rispondere alloffensiva delle Procure da buco della serratura. Lappello rimbalza anche nel Web, su Twitter, Facebook, blog e sui cellulari: «Non parleranno bambini che leggono Kant la sera, come al Palasharp, saremo serissimi e autoironici, divertiti e accigliati, pacati e irresponsabili.
Molte le adesioni della galassia mediatica e politica: da Iva Zanicchi allex ministro Antonio Martino, dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti a quello di Tempi Luigi Amicone; dalleditorialista del Corriere Piero Ostellino a Paolo Liguori, il quale ha aderito alla mobilitazione «postando» sul sito di Tgcom, che dirige, un videomessaggio in cui ha mostrato un paio di suoi boxer.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.