Costruivano testamenti falsi per intascare i soldi di persone morte senza lasciare eredi, sfruttando la loro posizione allinterno del Palazzo di Giustizia di Torino. Ieri, davanti al gup di Milano, i due, un magistrato onorario torinese e una donna, cancelliere della sezione eredità giacenti, hanno patteggiato assieme ad altri le pene per peculato, truffa e falso. Il giudice in particolare ha concordato una pena di 3 anni di reclusione. Era il cancelliere a raccogliere in Tribunale le segnalazioni delle eredità giacenti che erano destinate, in mancanza di eredi, allo Stato, ed era sempre lei ad avvisare il gruppo che si metteva in moto per realizzare le truffe. Nel corso delle procedure dinventario dei beni il gruppo riusciva a far saltare fuori un testamento falso.
Il gruppo si avvaleva anche della collaborazione di alcuni conoscenti che poi figuravano nel testamento come assegnatari delleredità. Nei 3 casi contestati i truffatori erano riusciti ad accaparrarsi centinaia di migliaia di euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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