
La Procura di Monza ha chiuso le indagini per la morte di Evangelista Tamiso (nella foto) l'81enne finito in coma il 5 settembre 2021 per un incidente domestico a Brugherio che sarebbe stato innescato da una lite fra l'anziano e la sua badante, una 51enne ora indagata. L'udienza preliminare è prevista per dicembre, l'accusa nei confronti della donna è omicidio.
All'epoca l'anziano fu trovato in casa, gravemente ferito alla testa, presumibilmente per una caduta. Ricoverato in coma all'ospedale San Raffaele di Milano, morì un mese dopo, senza aver mai ripreso lucidità nonostante fosse stato sottoposto a una importante operazione chirurgica e quindi senza poter raccontare la sua versione dei fatti.
A quanto emerso la donna - conoscente della famiglia Tamiso da anni ma in servizio presso l'anziano da pochi giorni prima della morte - aveva raccontato ai carabinieri intervenuti che l'anziano era scivolato su una prugna, battendo violentemente il capo. L'ex nuora del pensionato però, pochi giorni dopo l'accaduto si era presentata dai carabinieri, manifestando le sue perplessità sull'accaduto. L'autopsia avrebbe poi mostrato incongruenze con i racconti della badante. Da lì era scattata l'apertura del fascicolo.
Tornando all'ex nuora della vittima, Herrera Yris Noemi - ancora legata da rapporti di affetto all'anziano, nonno di suo figlio 24enne - è stata lei che ha portato ai carabinieri di Brugherio, pochi giorni dopo l'incidente, una serie di elementi sui quali gli inquirenti hanno ritenuto di dover fare luce.
L'autorità giudiziaria, informata dei fatti, ha aperto l'indagine e, al momento del
decesso, ha disposto l'autopsia. Sul corpo dell'uomo sono state riscontrate così lesioni cranio-encefaliche ritenute causa diretta del decesso e che sarebbero compatibili con una colluttazione poi conclusasi in un omicidio.