Per chi è stato un vero artista, c'è qualcosa di più santo e vivo che essere sepolti nel Famedio del cimitero Monumentale, perché per un artista «è la vita e non la morte a non avere confini» come scrisse Marquez. Enzo Jannacci si sarebbe infilato le sue scarpe da tennis e avrebbe portato un fiore giallo, suo colore preferito, ieri pomeriggio in viale Ortles nella casa dei senzatetto, che è stata dedicata al musicista milanese scomparso lo scorso anno.
Sul palco allestito nel giardino, una quarantina di artisti hanno intonato i brani più celebri del cantautore.
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