Casa dei senzatetto dedicata a Jannacci Festa in viale Ortles con tanta gente e vip

Per chi è stato un vero artista, c'è qualcosa di più santo e vivo che essere sepolti nel Famedio del cimitero Monumentale, perché per un artista «è la vita e non la morte a non avere confini» come scrisse Marquez. Enzo Jannacci si sarebbe infilato le sue scarpe da tennis e avrebbe portato un fiore giallo, suo colore preferito, ieri pomeriggio in viale Ortles nella casa dei senzatetto, che è stata dedicata al musicista milanese scomparso lo scorso anno.
Sul palco allestito nel giardino, una quarantina di artisti hanno intonato i brani più celebri del cantautore.

«Sono contento che il nome di mio padre venga accomunato a questo» ha detto Paolo Jannacci, figlio di Enzo, presente alla manifestazione insieme al vice sindaco Ada Lucia De Cesaris, all'assessore alla Cultura Filippo Maria Del Corno, all'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che ha giustificato l'assenza del sindaco Giuliano Pisapia, dovuta al viaggio a Roma da Papa Francesco. «Questa è Milano» ha detto Majorino, accogliendo la proposta del gruppo Smemoranda di tener vivo il ricordo di Enzo Jannacci non solo con una targa di dedica ma con un incontro annuale simile a quello di ieri.

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