Tra i «film festival» che si tengono a Milano Sguardi Altrove è il più longevo (è arrivato alla diciannovesima edizione) e soprattutto il più sfaccettato, il più ricco di prospettive che si alternano come in un caleidoscopio. Se il cinema al femminile resta pur sempre il suo orizzonte di riferimento, nel corso del tempo la manifestazione diretta da Patrizia Rappazzo ha accentuato progressivamente l'interesse per le altre arti visive, sino a diventare una sorta di poliedrico «festival dello sguardo». Anche l'edizione di quest'anno - che inaugurerà venerdì alle 19.00 presso il Palazzo della Triennale - prevede un programma fitto, variegato e dalla netta impostazione internazionale, in cui spicca «Made in Japan, l'estetica del fare», un percorso nelle ultime tendenze dell'arte e della cultura nipponica che coinvolge artisti del calibro di Nobuyoshi Araki e Yayoi Kusama, con un approfondimento dedicato a Fukushima un anno dopo la catastrofe ambientale del marzo scorso. Lunedì 5 marzo, allo Spazio Oberdan (una delle sedi della manifestazione, che si volge anche presso la Fabbrica del Vapore e la sede del Parlamento Europeo in corso Magenta 59), inaugurerà invece l'area del festival esplicitamente dedicata al cinema: sono previste otto sezioni, di cui tre competitive, oltre a omaggi (tra gli altri a Franca Valeri e a Marco Ferreri), retrospettive e incontri che si succederanno fino all'11 marzo. La premiazione dei film vincitori avverrà sabato 10 marzo alle 20.40, in una serata speciale condotta da Ludmilla Radchencko (il programma complessivo delle proiezioni e di tutte le iniziative è disponibile sul sito www.sguardialtrove.it). Ma poiché «Sguardi Altrove» è un festival dedicato non solo allo sconfinamento tra le varie arti visive, ma anche al rapporto basilare tra arte e realtà sociale, merita di essere evidenziata una sezione particolare della rassegna dedicata alle Facce della violenza e dello stalking. Nella mattinata di mercoledì 7 marzo, nella sala conferenze del Parlamento Europeo si terrà una tavola rotonda su questo tema alla presenza di personalità della politica e della cultura. Il giorno stesso, allo Spazio Oberdan, verranno proiettati film di autori di fama internazionale, cortometraggi e spot sul tema. Si inizierà alle 19.00 con il backstage di «Amore nero» di Raoul Bova, seguirà la lettura scenica «Francesca B.
Una ordinaria storia di stalking», su testo di Egle di Giorgi e con l'interpretazione di Laura Ferrari, per proseguire con «Non chiamarlo amore», il film diretto da Francesca Comencini, «Qualcosa è cambiato» di Paolo De Falco, «La qualità dei sentimenti» di Bianca Maria Neri e «Una su tre» di Claudio Bozzatello, e chiudere con «Die Verlorene Ehre der Katharina Blum» di Volker Schlondorff e Margarethe Von Trotta. Un'iniziativa coraggiosa su un argomento che purtroppo non smette di essere attuale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.