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Coronavirus, Gallera: "Chiusura pub e discoteche alle 18"

L'assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera ha spiegato che la misura prevede la "chiusura dopo le ore 18 dei luoghi commerciali di intrattenimento e svago come pub e discoteche, ma non ristoranti"

Coronavirus, Gallera: "Chiusura pub e discoteche alle 18"

Uno dei provvedimenti dell'ordinanza regionale sul coronavirus relativa alla regione Lombardia riguarda la chiusura, dopo le 18:00, di pub, cinema e discoteche. Lo ha annunciato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

Scendendo nel dettaglio, Gallera ha spiegato che la misura in questione prevede la “chiusura dopo le ore 18 dei luoghi commerciali di intrattenimento e svago come pub e discoteche, ma non ristoranti. In queste ore può essere che delibera si arricchisca di altri elementi".

L'assessore ha inoltre dichiarato che al momento non si può parlare di pandemia, anche se è bene evitare assembramenti. I casi positivi, ha ricordato lo stesso Gallera, sono 112, distribuiti tra Lodi, Codogno, Cremona, Pavia e Milano. “Di questi 112, 53 sono in ospedale, 17 in terapia intensiva", ha quindi specificato. La collocazione geografica dei 112 è così suddivisa: 3 sono a Bergamo, 14 a Cremona, 49 a Lodi, 1 in Monza e Brianza, 2 a Milano, 6 a Pavia, 1 a Sondrio e 36 in verifica.

"Ridurre la diffusione del virus"

"Lavoriamo per meccanismi che riducano la diffusione virus. Dopo la prima fase – ha continuato Gallera - ora è evidente che, vista la presenza in varie regioni e il numero crescente di contagi, stiamo provando a gestire la seconda fase, per contenere la diffusione del virus".

Nelle ultime ore è arrivata anche la notizia del terzo paziente morto a causa del coronavirs. “La paziente deceduta a Cremona era una signora anziana, ricoverata all'ospedale di Crema e stava seguendo una terapia oncologica". A oggi, il Covid-19 in Lombardia non ha colpito "quasi nessun ragazzo e pochissimi giovani. Colpisce dalla media età in avanti quando c'è un elemento di fragilità, ci si ammala dai 60 ai 70 anni". Per quanto riguarda lo scenario a Milano, “i servizi pubblici continuano, servizi pubblici e sanitari sono aperti e attivi”.

Gallera ha infine ribadito che il numero 112 è da utilizzare solo in casi di vera emergenza sanitaria. Per qualsiasi altra informazione inerente al coronavirus è stato istituito il numero 1500 dal Ministero della salute, oltre al numero verde 800 894545. L'invito, dunque, è quello di evitare le telefonate inutili. Anche il Veneto ha istituito un numero dedicato: 800462340.

Chi chiama senza una reale necessità il 112 rischia di impedire l'attivazione dei soccorsi in casi di emergenza.

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