Cronaca locale

Il dramma di una città che oggi è listata a lutto

Lutto e dolore per la fine di Luca Marengoni. Il sindaco Sala: "Giorno molto triste". Il governatore Fontana: "Straziante"

Il dramma di una città che oggi è listata a lutto

Hanno dovuto sollevare il tram per estrarre quella bicicletta grigia, incastrata, divisa in tre parti, e con essa il corpo del povero Luca.

Il cuore di Milano ieri si è spezzato per la tragedia di quel ragazzo, quel ragazzo di 14 anni, quel ragazzo in gamba, bravissimo a scuola, «preparato», «splendido», «allegro, sempre sorridente» così lo descrivono i compagni con i loro genitori. «Era sportivo e veniva sempre a scuola in bici».

Ieri è stato fatale. E con quel meraviglioso ragazzo, un figlio di Milano, è morto anche un pezzo di questa città, che osserverà una giornata di lutto cittadino. Lutto vero, sentito da tanti.

«Una tragedia che toglie il fiato e tocca corde profondissime» scrive qualcuno. «Morire investiti da un tram andando a scuola, mi si spezza il cuore. Dio dia forza ai genitori, un giorno triste per Milano». Molti sono realmente commossi, qualcuno ha pianto, ieri, nell'ascoltare le prime notizie sul dramma di Luca. «Oggi per Milano è un giorno molto triste - ha detto il sindaco, Beppe Sala - Sto seguendo con dolore la tragedia di via Tito Livio e il mio pensiero è rivolto alla famiglia del ragazzo. Fin da ora annuncio che proclameremo una giornata di lutto cittadino».

«Una notizia straziante - scrive il governatore, Attilio Fontana - Una di quelle notizie che non vorresti mai ascoltare. Ora è il momento del raccoglimento e della preghiera. Da padre, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, mi stringo ai familiari condividendo il loro immenso dolore».

«Luca, mentre si recava a scuola in bici è finito sotto il tram che viaggiava nella sua corsia in via Tito Livio - scrive l'assessore alla Mobilità marco Granelli - Una mattina molto triste per la nostra città. Sto seguendo i fatti attraverso la Polizia locale che è sul posto dal primo momento. La mia vicinanza alla famiglia e ai compagni di scuola, ora dobbiamo essere tutti stretti intorno a loro e al loro immane dolore».

E il dolore è collettivo. Non c'è voglia di polemiche e divisioni, anche se il capogruppo di Fi Alessandro De Chirico si dice «disgustato» da alcuni commenti che vorrebbero colpevolizzare qualcuno. Ma sono cani sciolti, in rete.

C'è grande compostezza in realtà. Ma una riflessione dovrà essere fatta, per evitare altri drammi. «Quanto è accaduto lascia tutti distrutti - commenta Alessandro Verri capogruppo della Lega in Consiglio comunale - Un dramma per la nostra società che oggi si deve stringere tutta attorno alla famiglia della vittima. Dobbiamo però interrogarci se si è fatto abbastanza per cercare di scongiurare questi incidenti. Colgo infatti l'appello di Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità) sui sistemi di sicurezza a frenata parziale automatica e oggi presenterò all'assessore Censi un'interrogazione per chiedere se l'amministrazione abbia lavorato per dotare i tram di questi sistemi.

Questo episodio deve farci riflettere per mettere in campo tutte le azioni per evitare un altro dramma in futuro».

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