Expo, sul caso delle vie d'acqua Sala dà piena fiducia ad Acerbo

«Schiaffo» a Pisapia che voleva un licenziamento in blocco del manager indagato Il commissario unico lo conferma al Padiglione Italia: «Non siamo garantisti a tempo»

«Non possiamo fare i garantisti o i giustizialisti a corrente alternata. Uno come Acerbo, che fa questo mestiere da 40 anni, ha rifatto il teatro alla Scala, ha preso l'Ambrogino d'oro nel 2006, se non ha rapporti con tutte le imprese del settore, che lavoro ha fatto per 40 anni?». Il commissario Expo Giuseppe sala non perde (almeno per ora) la fiducia personale nel suo delegato e responsabile unico dei lavori del Padiglione Italia raggiunto due giorni fa da un avviso di garanzia per i reati di corruzione e turbativa d'asta. Avrebbe ricevuto, questa è l'ipotesi, mazzette dall'imprenditore Enrico Maltauro per pilotare la gara sul Progetto Vie d'acqua.

Sala ha avuto un confronto con Acerbo e ha scelto di non lasciarsi condizionare dalle intercettazioni in cui lo stesso imprenditore Enrico Maltauro si vanta di aver avuto con lui un'amicizia di lunga data («non c'è nessuno che è più vecchio amico di me con Acerbo») nè a quanto pare la consulenza da 30mila euro affidata da Maltauro al figlio di Acerbo. «Devo forse dargli un calcio (...)

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