La statua in bronzo della Vittoria Atlantica di Arturo Martini che guarda dall'alto, a terra sterminati parquet di pregio e nell'aria l'Inno alla gioia di Beethoven. Dopo il vaccino ci si può attardare qui, in questa magnifica sala, all'ingresso della Prima Regione Aerea dell'Aeronautica militare in piazza Novelli, che non è che una parte del presidio vaccinale più bello d'Italia. Dove, partiti con 120-150 somministrazioni di Pfizer e AstraZeneca appena dieci giorni fa, ora ne contano circa 500 ogni 24 ore e ieri hanno raggiunto un totale di 1.800. L'idea di vaccinare i lombardi in questa sede è partita quasi per scherzo: «Sono medico e mi sono vaccinato tra i primi con mia moglie a Piacenza - spiega il responsabile del presidio, il tenente colonnello dell'Aeronautica Massimo Proietti - Ne ho parlato con il generale Vestito che ha deciso in pochi minuti: è lui il motore di questa iniziativa, l'ha voluta fortemente. Grazie a lui le attuali 7 postazioni di vaccinazione (4 fisse, 2 di emergenza e una di primo soccorso) a brevissimo diventeranno otto. In tutto al momento siamo 25 tra medici e infermieri, tutti appartenenti all'Aeronautica militare. Il resto del personale arriva grazie all'Istituto di Medicina Aerospaziale e al generale Simeone Armando Izzo. In un certo tempo si può dire che stiamo diventando il braccio armato di Ats...».
La cittadinanza è entusiasta. Una volontaria che di professione fa la pianista, per ringraziare l'Aeronautica si è soffermata a lungo in piazza Novelli e ha allietato pazienti e militari suonando delle arie; un ragazzo down, grande tifoso milanista, è tornato emozionatissimo il giorno dopo aver fatto il vaccino e i militari gli hanno regalato la maglia rossonera. «Una signora che produce riso ce ne ha mandati chili e chili... - sorride Proietti - Che dire? È una grande emozione che si rinnova ogni giorno: la gente cerca sicurezza e vuole vaccinarsi».
Di emozioni forti parla anche il generale di Divisione Aerea Francesco Vestito, 56 anni, barese di origini, due figli, moglie texana e studi transoceanici, Comandante delle Forze da Combattimento dell'Aeronautica Militare e dal luglio 2020 Comandante della Prima Regione Aerea e delle forze da combattimento di Milano. Il generale supervisiona naturalmente tutto «l'ingranaggio». Quindi anche il centro dove si fanno tamponi all'aeroporto di Linate e l'Unità mobile con cui il personale medico dell'Aeronautica raggiunge in particolare gli anziani più fragili nella zona a est di Milano per vaccinarli a domicilio. Una nuova sfida per un uomo che ha guidato (e insegnato a pilotare) i Tornado in tutto il mondo nei giorni «caldi» della Bosnia e del Kosovo prima e della Libia poi. Un «Top Gun» prestato a una nuova, particolarissima missione.
«Questo presidio vaccinale rappresenta il pensiero del ministro Lorenzo Guerini di dare supporto con il dicastero Difesa all'emergenza. Un sentimento soprattutto umanitario, ma che è anche la quarta missione delle Forze Armate, ovvero l'aiuto alle istituzioni in caso di emergenza, in questo caso l'epidemia. Qui esprimiamo però anche il concetto del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, di supporto interforze, una collaborazione con le altre forze armate che qui a Milano e in Lombardia trovo molto armonica.
E infine facciamo nostra la necessità voluta dal Capo di stato maggiore dell'Aeronautica, generale Alberto Rosso, di essere tra la popolazione e di dare una mano soprattutto a chi, per anzianità o disabilità, deve poter accedere alle strutture per vaccinarsi il prima possibile, con una organizzazione efficiente, sociale. E che fa capire che le istituzioni sono al servizio delle popolazioni e non viceversa».
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