L'Archeologico compie 50 anni: tour guidati gratis

Era il dicembre del 1965 quando il Museo Archeologico di corso Magenta apriva. I suoi gioielli: la testa monumentale di Giove, la statua di Eracle, la coppa Diatreta Trivulzio, la Patera di Parabiago, il cosiddetto tesoro di Lovere con la coppa del Pescatore. Reperti splendidi, testimonianza della vitalità della nostra antica Mediolanum dal V secolo a.c. e poi ancora fino all'alto Medioevo, il periodo della dominazione gotica.Altrettanto affascinante è la storia di questo museo, che compie mezzo secolo il 12 dicembre con una giornata a ingresso gratuito, visite guidate per adulti al mattino e per bambini il pomeriggio, uno spettacolo teatrale e animatori in costume da centurione che incuriosiranno su usi e costumi romani.L'Archeologico è un museo inaspettato: in quanti scommetterebbero di trovarvi due torri romane, alte 23 metri? Varcata la soglia, tutto è una sorpresa: le torri dell'epoca di Massimiano (286-305), quando era un'area prestigiosa e ambita dai patrizi della città, sono visibili e visitabili. Oltre alle sale con gli antichi reperti, la visita comprende anche una domus romana del I secolo d.c. e un bel tratto della cortina muraria del III secolo.Il museo sorge sui resti dell'ex convento femminile benedettino del Monastero Maggiore di San Maurizio, che un tempo arrivava a via Vigna e via Brisa. Era un convento florido, che aveva inglobato le torri romane costruite in età imperiale e parte delle mura. Lo dimostrano gli affreschi votivi con monache e simboli religiosi trovati nella torre poligonale. In epoca napoleonica, il monastero fu soppresso, diventò una scuola, una caserma, persino un ospedale militare. La II guerra mondiale fece il resto: negli anni '50 si decise di abbattere le parti semidistrutte del chiostro e recuperare parti del muro romano che oggi possiamo vedere nell'edificio moderno, terminato a metà anni '60, che ospita la collezione.Da oggi la visita al museo può essere ancora più coinvolgente: merito di un viaggio nel tempo tramite un'app e un monitor interattivo. La app va scaricata digitando «museo archeologico Milano»: è gratuita e molto curata. I contenuti sono firmati da archeologi del museo, la tecnologia da Ett, il finanziamento è regionale, in collaborazione con Sistema Camerale Lombardo e Fondazione Cariplo. Non è solo una guida virtuale del museo, con le principali opere (alcune anche in 3D) e relativa descrizione, ma anche una ricostruzione della Milano romana. La app è bilingue (italiano e inglese), si attiva mentre si passeggia per il museo, quando si è davanti alle opere.

In aggiunta, nella sezione del museo in via Nirone, è possibile anche acquisire dettagli, osservar foto, documenti e rielaborazioni 3D degli oggetti in mostra grazie a un monitor touch-screen a disposizione dei visitatori.

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