Coronavirus

Lombardia in pressing: "Dopo le Feste si riapre"

Pronta richiesta al governo: la Lega accelera. Già condivisa una linea con altre Regioni

Lombardia in pressing: "Dopo le Feste si riapre"

Riaprire dopo Pasqua. È la linea ufficiale della Lega: tornare progressivamente alla vita - per quanto possibile - e fare di aprile il mese dello «scongelamento» delle attività economiche, «ibernate» da restrizioni che si susseguono ormai da un semestre, dopo l'apparente normalità estiva che ha fatto seguito al primo traumatico «lockdown» di un anno fa.

La Lega ha deciso, vuole calarsi con sempre maggiore convinzione in questa parte: artefice delle riaperture. Il «pressing» è avviato - Matteo Salvini ha rilasciato due dichiarazioni in due giorni in questo senso - e la Lombardia è pronta a sostenerlo, seguendo l'approccio pragmatico che ha sempre orientato le sue scelte fin da marzo: ha chiesto di chiudere quando era necessario chiudere e ha spinto per riaprire quando le condizioni sanitaria lo hanno consentito. «Le linee-guida per riaprire le abbiamo scritte noi a maggio» ha ricordato ieri Attilio Fontana al «Giornale», evocando il lavoro delle Regioni. E anche stavolta, fra i governatori, non dovrebbero esserci troppe contrapposizioni sull'obiettivo-riaperture. Basta andarsi a rileggere le dichiarazioni di un mese fa del presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (quelle sui ristoranti aperti a cena) per rendersi conto che la ripartenza, e la necessità di far respirare le attività economiche, sono priorità piuttosto condivise.

Il tema, insomma, è meno divisivo di quanto potrebbe apparire sul piano politico. D'altra parte, i governatori sono vicini al territorio e alle categorie economiche, e conoscono bene il grado di sofferenza cui sono sottoposte. In Lombardia, questo compito di interfacciare le esigenze e le aspettative del mondo produttivo tocca a Guido Guidesi, l'ex sottosegretario del governo «Conte 1» che da due mesi ha assunto l'incarico di assessore regionale allo Sviluppo economico.

Interlocutore della Lombardia produttiva, Guidesi già un mese fa aveva lavorato in questa direzione. Anche stavolta si dovrà intestare questa «missione», forte dell'asse solidissimo con l'omologo (per deleghe) ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lega che ha ispirato Matteo Salvini nella scelta di sostenere il governo di Mario Draghi, assecondando le attese del Nord produttivo, interessato appunto a ripartire il prima possibile, una volta messa in sicurezza la salute pubblica, anche grazie ai miliardi dell'Europa.

Guidesi ha già fatto sapere di auspicare una riapertura dopo Pasqua. Ora questo auspicio sta diventando una richiesta esplicita al governo. La Lega non è delusa da Draghi e non vuole rendergli la vita difficile. In realtà non vuole neanche chiedere altre «teste», magari ministeriali, potendosi accontentare dei cambiamenti che il premier ha deciso nella struttura commissariale. Quello che chiederà è che Draghi non si appiattisca sulle posizioni dei «chiusuristi» alla Roberto Speranza - coi suoi esperti - e che spinga finalmente sull'acceleratore.

Subito, dopo Pasqua.

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