Coronavirus

La Lombardia alla svolta "Conferma del ministro diventiamo zona gialla"

Ritardi governativi poi annuncio di Fontana. Da domani possono riaprire ristoranti e bar

La Lombardia alla svolta "Conferma del ministro diventiamo zona gialla"

Lombardia alla svolta. A oltre un mese dall'introduzione delle restrizioni più severe, la regione simbolo della lotta italiana al Covid si prepara a passare alla «zona gialla». «Ho parlato col ministro Speranza poco prima delle 8 (le 20, ndr) - ha detto il governatore Attilio Fontana ospite di Telenova - e ha ribadito che il Cts era un po' in ritardo ma che comunque lui avrebbe firmato l'ordinanza prima della mezzanotte, in modo da poter pubblicare il provvedimento domani (oggi, ndr) e farlo entrare in vigore da domenica mattina. Assolutamente tranquillo - ha scandito Fontana - è una questione di carattere formale, il Cts sta andando un po' lungo».

Niente sorprese dunque. E d'altra parte a Palazzo Lombardia per tutto il giorno hanno escluso imprevisti dopo l'annuncio nei giorni scorsi su quelli che sarebbero stati i passaggi istituzionali: venerdì firma, sabato pubblicazione e domenica entrata in vigore dell'ordinanza. Solo ritardi ministeriali, insomma, che si sono tradotti in incertezza per gli esercenti pubblici che dovrebbero essere sul punto di aprire i locali alla clientela (fino alle 18, con asporto fino alle 22). Avvertito il disorientamento generale, lo stesso Fontana poco prima delle 20 ieri aveva pubblicato una foto che lo ritraeva nel centro di Lecco, capoluogo in cui ha fatto tappa per presentare le misure regionali per la ripresa. «In centro a Lecco - ha scritto - una signora mi ha chiesto se siamo in fascia gialla. Le ho risposto che tutti i dati confermano di sì. Attendiamo solo l'ordinanza del ministro». E anche questo provvedimento del ministro della Salute si è fatto attendere come spesso accaduto con altri provvedimenti governativi. Nel pomeriggio, comunque, si erano susseguite le rassicurazioni e le conferme, come quella sul sì» del tavolo tecnico, che d'altra parte non ha fatto altro che prendere atto della realtà: i parametri della Lombardia da giorni attestano il passaggio al livello minore di rischio e di restrizioni.

Anche ieri i dati regionali hanno consolidato un certo miglioramento: meno nuovi contagiati e meno pressione sulle strutture ospedaliere. Nelle ultime 24 ore sono diminuiti i ricoverati sia nelle terapie intensive (15 in meno) sia nei reparti (-196 pazienti). Si sono contati, purtroppo, ancora 132 decessi. Ma guariti o dimessi in generale sono stati 2.600. E sul fronte dei contagi, i nuovi casi registrati ieri sono 2.938, su 32.871 tamponi effettuati, con una percentuale di positivi sui test totali che è scesa ancora, fino all'8,9%.

Via libera dunque alla zona gialla. Però le previsioni per l'economia restano fosche.

Secondo le stime di Confcommercio, le spese dei lombardi per il Natale 2020 faranno segnare un calo di 1,6 miliardi di euro, -20,6% rispetto a 12 mesi fa.

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