Una situazione borderline di degrado e ordine pubblico che si trascina da alcuni anni nel quartiere Corvetto. Una vicenda che venerdì lassessore alla Sicurezza della Provincia Stefano Bolognini, al termine del comitato per lordine e la sicurezza tenutosi come sempre in prefettura, ha voluto sottoporre anche allattenzione del questore Alessandro Marangoni. Nellesposto dellassessore leghista vengono riportate, proprio così come sono raccontate, le traversie del comitato spontaneo di piazza Angilberto e zone limitrofe. Unarea dove le risse tra extracomunitari ubriachi, lo spaccio a cielo aperto, i bivacchi di balordi, la sporcizia e la paura sono ormai diventati una realtà con la quale fare i conti quotidianamente.
Giustino Bucco, attuale presidente del comitato spontaneo, ha inviato infatti a Bolognini un vero e proprio diario nel quale racconta le proprie disavventure di cittadino e residente vittima di un quartiere che non riconosce più, dove gli abitanti sono arrivati al limite di sopportazione.
Il presidente del comitato parla di nordafricani stesi davanti ai passi carrai dopo una rissa notturna in locali che non rispetterebbero gli orari di chiusura (in particolare un locale, il «bar Milano» allangolo tra piazzale Angilberto e via Bessarione); di ubriachi che urlano e spaventano la gente che cerca di rincasare e teme di essere aggredita; litigi con bottigliate, sedie, forbici; di spacciatori a ogni angolo di strada. Il racconto termina con la descrizione, non troppo raffinata ma sicuramente efficace, dei «resti» di queste scorribande notturne davanti ai portoni.
«Non è facile spiegare queste cose ai nostri bambini - conclude il proprio sfogo Bucco -. E questa sarebbe la città dellExpo? Vergogna. Per cortesia intervenite immediatamente per la chiusura anticipata di questo bar. Siamo veramente stanchi di questa situazione!!».
In realtà la situazione, nella stessa zona del Corvetto e nei medesimi termini, era degenerata già nel settembre 2010. Anche allora il comitato insorse e, quando in zona venne riportato un po di ordine e, grazie allintervento delle forze dellordine, vennero fatti rispettare gli orari dei locali, ci fu anche chi parlò polemicamente di «coprifuoco».
«Abbiamo scritto al sindaco Giuliano Pisapia, allassessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli e a quello del Commercio Franco dAlfonso, ma solo Bolognini ci ha risposto, rendendosi disponibile a una riunione con i consiglieri di zona 4 - conclude Bucco -. Chiaramente, se la situazione non si risolve, siamo pronti a manifestare».
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