Reddito di cittadinanza regionale Cala il gelo sul «grillino» Maroni

Il governatore pensa di applicare la misura anti-povertà usando fondi europei Contraria Forza Italia, no di Salvini: «Elemosina di Stato». Esultano i 5Stelle

La Lombardia «sarà la prima regione a sperimentare un “reddito di cittadinanza” per chi è in difficoltà economica». Un annuncio a sorpresa quello del governatore Roberto Maroni che ieri ha detto di aver già dato agli assessori Massimo Garavaglia, Maria Cristina Cantù e Valentina Aprea l'incarico di studiare cifre e modi. «Tempi strettissimi. Magari già a giugno con la legge di assestamento del bilancio, il momento giusto se ci sarà bisogno di trovare dei fondi». Per il resto si attingerà alle risorse europee. Un tema, quello del reddito di cittadinanza, di cui molto si parla in questi giorni e infatti Maroni non nasconde che già «ci sono proposte di legge e quella presentata dal Movimento 5 stelle mi interessa molto: mi sono letto in questi giorni la loro proposta perché riguarda anche formazione e lavoro».

Ma la svolta grillina del governatore leghista che non

sembra andare molto a genio al segretario del suo partito. «Allo Stato elemosiniere io preferisco lo Stato che abbassa le tasse e offre lavoro - ha detto ieri Salvini -. Secondo me è un messaggio culturalmente sbagliato».

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