«Ad oggi in Lombardia non si è verificato alcun decesso che abbia avuto come causa prevalente il virus A/H1N1». Torna a ribadirlo lassessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, nonostante il ministero del Welfare conteggi i casi lombardi come morti legate alla nuova influenza. Quanto allultimo caso, registrato a Desio, Bresciani precisa: «Questi pazienti sono morti per cause non direttamente legate alla nuova influenza. Nel loro quadro clinico già gravemente compromesso il virus si colloca come una sovrainfezione, ma non è la causa determinate dei decessi. Finora non abbiamo avuto casi in cui la morte era dovuta a uninfezione primitiva da H1N1». Il nodo da sciogliere riguarda dunque le modalità di classificazione delle morti legate al virus. È su questo fronte che la Regione Lombardia ha chiesto chiarimenti al ministero.
Intanto nella settimana dal 26 ottobre al 1º novembre i casi di assistiti per sindromi simil-influenzali in Lombardia (non solo da virus A/H1N1) sono cresciuti dal 5,85 per mille al 13,48 (in Italia dal 3,88 all8,96). E circa il 40% degli 8000 medici di famiglia lombardi si sono già vaccinati contro il virus influenzale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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