Cronaca locale

Le risse, i suk e i bivacchi. Flop delle "isole tattiche"

Proteste da piazza Angilberto II a via Pacini FdI: "Oasi urbane? Attirano solo dei balordi"

Le risse, i suk e i bivacchi. Flop delle "isole tattiche"

Tavoli da ping pong, panchine, globi colorati sull'asfalto. Nelle intenzioni del Comune le «isole tattiche» dovevano essere piccole oasi nei quartieri, centri di aggregazione e spazi di gioco per i bimbi. Dalla teoria alla pratica, ce ne passa. La prima «piazza aperta» è stata Dergano nel 2018, seguita da Lavater nel 2019 e da lì in poi la giunta Sala si è fatta prendere la mano: l'«urbanistica tattica» ha invaso praticamente ogni zona, dallo spazio di fronte alla stazione di Porta Genova a NoLo a piazza Angilberto II al Corvetto, da subito tra le isole più contestate dal centrodestra perchè tagliava parcheggi a danno dei residenti e dei bar e non aveva un grande appeal. Oggi, protesta il consigliere FdI Francesco Rocca, «è un caso emblematico di quanto abbiamo sostenuto per anni, è stata lasciata ai frequentatori dei numerosi minimarket presenti in piazza che, con la scusa dell'alcol a basso costo, bivaccano dal tardo pomeriggio alle prime ore del mattino, non sono mancate risse e non manca nemmeno lo spaccio». Durante una delle ultime sedute del consiglio comunale ha sollecitato direttamente l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli sull'utilità di rivedere i progetti che partivano come sperimentali e sono stati via via prorogati senza passare dall'aula o da una Commissione per valutare i pro e contro o sentire i commercianti e i comitati attivi nei quartieri. «Queste isole pedonali caratterizzate da asfalto a righe e pois colorati, con tavoli da ping pong e panchine non portano valore aggiunto ai quartieri, anzi oltre a ridurre posti auto, a non arricchire la zona di nuovo verde perché si tratta di aree che rimangono asfaltate con qualche vasone di piccoli alberi qua e là di alberi piccoli, attirano persone che recano disturbo alla quiete pubblica soprattutto di notte» prosegue. Cita anche il caso di viale Molise, l'isola davanti alla scuola elementare che «ogni domenica viene utilizzata dai venditori abusivi di merce rubata che trovano lì un posto sicuro dove esporre alla luce del sole». Altra situazione delicata, continua Rocca, «è l'isola pedonale di via Pacini in zona Piola, una pseudo rambla con asfalto dal colore sbiadito che attira sbandati e frequentatori di minimarket. Questo tipo di interventi hanno danneggiato i quartieri e la qualità di vita dei residenti. Non sono valore aggiunto quindi, ma un impoverimento per i quartieri». Anche a NoLO «l'isola tattica ha tolto il sonno e i posti auto ai residenti».

L'esponente di Fratelli d'Italia ribadisce che si tratta normalmente di scelte «calate dall'alto, anche i Municipi si trovano il pacchetto chiuso e non hanno voce in capitolo. Ma visto che la giunta le aveva presentate come dei test, chiediamo di ridiscuterli in Commissione.

Sindaco e assessori ascoltino chi vive sul territorio per capire dove è assolutamente necessario fare dietrofront».

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