La Scala riapre il sipario ancora nel segno di Verdi

Il 13 debutta il Rigoletto in un sontuoso allestimento diretto da Luisotti L'opera si alternerà con il balletto Cinderella e i Concerti di Canto

Piera Anna FraniniSpiccava tra le curiosità del cartellone scaligero: Rigoletto di Giuseppe Verdi. Curiosità per cosa ne avrebbe tratto Mikko Frank, direttore finlandese, dunque della scuola di Jorma Panula, tanto per intenderci la bottega che ha forgiato artisti come Esa-Pekka Salonen, Jukka-Pekka Saraste, Sakari Oramo eccetera. Direttori d'intelletto, generalmente più inclini al Novecento che all'Ottocento, spesso compositori (Salonen s'è preso un lungo periodo sabbatico, lontano dal podio, per poter scrivere). Frank e Rigoletto? Sulla carta, una combinazione azzardata, però chissà che lettura ne avrebbe dato. Da qualche giorno, sappiamo che Frank, pare per ragioni di salute, non sarà nella buca d'orchestra per il Rigoletto in scena alla Scala dal prossimo 13 gennaio (al 6 febbraio). Lo sostituisce Nicola Luisotti, fresco di Rigoletto a Madrid con lo stesso protagonista, ovvero l'inossidabile Leo Nucci, The Rigoletto King. Luisotti è direttore in sintonia con il melodramma italiano d'Ottocento. E questo last minute porta il direttore al suo quinto titolo d'opera alla Scala, nonché il numero quattro firmato Verdi, dopo Oberto conte di San Bonifacio, Attila e Nabucco. In mezzo a tanto Verdi, Tosca del conterraneo Puccini, diretta nel 2012. Direttore in pianta stabile in California, è al timone dell'Opera di San Francisco. C'è poi stata un'incursione al Teatro San Carlo di Napoli. Parentesi, però, chiusa con dimissioni dopo due anni e mezzo d'attività. Nucci è il Rigoletto e Figaro (del Barbiere di Rossini) di riferimento. Ormai un'istituzione scaligera dopo e dati i quattro decenni di regolare frequentazione. Sarà il tenore Vittorio Grigolo a incarnare il Duca di Mantova, un ruolo che indossa come un guanto. Rigoletto scorre alternandosi con il balletto Cinderella, su musiche di Prokofiev. E soprattutto, lunedì, con la liederista Dorothea Röschmann, debutta la mini stagione dei Concerti di Canto. Il programma della Röschmann è dedicato a Schubert, Mahler e Wolf, con Malcolm Martineau al pianoforte. Alla Scala è stata la Contessa nelle Nozze dirette da Battistoni e Donna Elvira nel Don Giovanni diretto da Barenboim. La ricordiamo, poi, nel Wunderhorn di Mahler con Matthias Goerne e la Filarmonica diretta da Daniel Harding. Con la Stagione dei Concerti di Canto, ritorna a Milano Waltraud Meier, wagneriana fidata, quindi il basso Ildar Abdrazakov, il tenore Piotr Beczala , che in un momento di rabbia disse che mai più sarebbe tornato alla Scala. Speriamo - dunque - che non disdica all'ultimo.

Infine Christian Gerhaher e Matthias Goerne. La Filarmonica della Scala riprende la stagione a fine mese, il 18, con Ottavio Dantone impegnato in un programma fra Settecento Napoletano, ovvero Porpora e Pergolesi, e la Russia del Novecento di Stravinwskij.

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