da Amsterdam
Vento e pioggia non hanno spento lentusiasmo degli oltre 8mila appassionati Mini, provenienti da 50 Paesi, che si sono ritrovati sul circuito di Zandvoort, nei pressi di Amsterdam, al grido di Friends, Festival, Challenge. Appena entrati in autodromo, due ali di Mini parcheggiate sui lati della strada danno il benvenuto agli ultimi arrivati. Non si sa dove fissare lattenzione, tante sono le Mini di ieri e di oggi parcheggiate, circa 3mila, dalle più stravaganti a quelle che hanno percorso più chilometri. Una vettura, arrivata dalla Russia, porta sulla fiancata il disegno del percorso, tappa dopo tappa, da Mosca a Zandvoort. Tutto per poter dire «cero anchio».
Non poteva mancare un folto numero di americani, circa un centinaio, ma anche lItalia non ha sfigurato con i suoi 500 «ministi». In bella mostra le «storiche», persino una Mini Limo, con tanto di secchiello con il ghiaccio a bordo, e una miriade di Mini special edition. Tra un taglio di capelli allultima moda, un massaggio e qualche acquisto ad hoc rigorosamente targato Mini (lo store dovrebbe aver incassato circa 200mila euro) cè tempo per un torneo di beach volley e per bere una birra in compagnia. Tante le aree per coccolare la Mini, dallHuman Car Wash (quattro pupe in minigonna a disposizione per il lavaggio completo dellauto) alla sistemazione gratuita degli ultimi accessori ultra tecnologici. La musica dei motori delle Mini che si sono sfidate al Mini Challenge tedesco 2007 si è alternata a quella dei deejay internazionali che hanno animato il raduno. Ma anche il viaggio di ritorno in Italia ha avuto i suoi momenti memorabili: 1.500 chilometri, tre Paesi da attraversare (Olanda, Francia e Svizzera) con destinazione Milano. Prima tappa: castello di Rheinfels (Germania), nella valle del Reno. La scelta cade sulla nuova Mini One, la versione aggiornata della entry level. Semplice da guidare, sportiva e dai consumi ridotti, circa il 15% in meno rispetto alla precedente. Bastano due pieni per lintero viaggio. Si sentono i 95 cavalli, specialmente quando i limiti di velocità consentono di premere sullacceleratore. Si arriva in perfetto orario per il pranzo, nonostante il maltempo.
Il fondo bagnato non preoccupa, nemmeno quando si toccano i freni, grazie allAbs, al sistema di assistenza di frenata in curva e alla distribuzione elettronica della forza frenante. Dopo una breve sosta si riparte alla volta di Strasburgo. Due passi per il centro storico e una notte di riposo.
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