L'entrata in vigore delle nuove misure fiscali previste dalla manovra segna un giro di vite nella lotta all'evasione. Da stamattina, infatti, basterà un'imposta evasa di 30mila euro perché scattino i reati di dichiarazione fraudolenta o di omessa dichiarazione. Chi evade 50mila euro potrà invece essere accusato di dichiarazione infedele.
Ecco quindi che, come spiega Luigi Magistro, direttore centrale dell’accertamento dell'Agenzia delle Entrate, "si amplia enormemente la platea degli evasori che rischieranno di rispondere penalmente per l’evasione: prima si trattava di alcune decine di migliaia, oggi sono alcune centinaia di migliaia".
Resta inoltre la norma che pemette di controllare i movimenti bancari dei contribuenti senza avviare un accertamento e l’Agenzia delle Entrate potrà compilare, sentiti gli operatori finanziari, liste nere.
Scattano inoltre le manette per chi evade oltre 3 milioni di euro, anche se la norma è stata ammorbidita prevedendo che l’imposta evasa dovrà essere superiore al 30% del volume d’affari. Scatteranno immediatamente i controlli sui movimenti bancari dei contribuenti. Fino al 31 dicembre, inoltre, sarà caccia ai furbett del condono 2002 che dopo aver pagato la prima rata si sono dileguati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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