Anche New York come Londra: poliziotti in servizio col turbante

La comunità sikh festeggia una "vittoria storica" per gli agenti americani

Anche New York come Londra: poliziotti in servizio col turbante

Un'apertura che ricorda da vicino la scelta già presa dalla municipalità di Londra. Da oggi anche i poliziotti newyorchesi della comunità indiana sikh - circa 160 - potranno prestare in servizio sostituendo il turbante al più comune berretto d'ordinanza.

Una decisione che è stata annunciata pochi giorni fa e che viene incontro alle necessità di quei poliziotti d'origini indiana che per ragioni prevalentemente culturali e religiose indossano il copricapo tradizionale in ogni circostanza della loro vita.

Per loro, da oggi, la cosa non costituirà più un problema. A patto che il turbante sia dello stesso punto di blu della divisa e che porti ben evidente i simboli del dipartimento, che li qualificano come poliziotti.

Fino ad oggi gli agenti avevano dovuto ovviare utilizzando sotto il cappello un "patka", un copricapo leggero e meno ingombrante. E anche per questo gli attivista della comunità hanno festeggiato come "una grande vittoria" la conquista dei poliziotti newyorchesi.

Gli uomini sikh spesso si fanno anche crescere la barba per ragioni religiose. E se anche questo fino a oggi poteva essere un problema, con le nuove norme in vigore non dovranno più tenerla corta, come prescriveva il regolamento.

New York non arriva per prima

in America a questo risultato. La polizia a cavallo canadese, ricorda il New York Times, ha già fatto una scelta simile negli anni Novanta. Il ministro della Difesa di Trudeau è attualmente un veterano di origini sikh, Harjit Singh Sajjan.

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