La casalinga contro Isis "Io cucino le loro teste"

Wahida Mohamed ha liberato la città di Shirqat al comando di 70 uomini: "Isis mi minaccia di morte, ma io vado avanti lo stesso"

La casalinga contro Isis "Io cucino le loro teste"

Il terrore dei tagliagole dell'Isis in Iraq è una donna. Ha trentanove anni, si chiama Wahida Mohamed, il viso incorniciato da un velo nero (che però lascia il volto scoperto) e un machete fra le mani.

Comanda un contingente di settanta uomini nella zona di Shirqat, settanta chilometri a sud di Mosul. In un'intervista alla Cnn, Wahida spiega come a capo dei suoi uomini sia riuscita a liberare la città dalle bandiere nere: "Ho iniziato a combattere i terroristi nel 2004 - racconta - Quando collaboravo con le forze di sicurezza dell'Iraq e della coalizione. Ora ricevo minacce dai vertici dell'Isis e persino dallo stesso al Baghdadi, ma non mi importa."

Dal 2006 ad oggi fuori da casa sua sono state fatte brillare almeno cinque autobombe. Ma lei non ha paura e anzi ha dichiarato al Califfato una guerra senza tregua: "Li ho combattuti, li ho decapitati, ho cucinato le loro teste e bruciato i loro corpi"

"Hanno

provato ad ammazzarmi sei volte, ho proiettili in testa, nelle gambe, ho le ossa rotte", ha spiegato la donna, mostrando i segni sulla testa, nascosti dal velo. "Ma tutto questo non mi fermera', continuero' a combattere."

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