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Corea del Nord, lanciati due missili Musudan

Teoricamente, un missile a medio raggio Musudan potrebbe colpire Guam così come le isole Aleutine, nel Pacifico settentrionale

Corea del Nord, lanciati due missili Musudan

La Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a raggio intermedio alle prime luci dell’alba. Il lancio del primo vettore è stato abortito, mentre il secondo missile potrebbe aver volato per circa 250 miglia prima di schiantarsi nel Mar del Giappone. Se così fosse, si tratterebbe del primo successo per un sistema Musudan. I lanci sono avvenuti dalla costa orientale del paese, nella città portuale orientale di Wonsan. Nonostante la condanna internazionale e le dure sanzioni della Nazioni Unite, il Nord non ha mai rinunciato alle sue ambizioni nucleari.

Lo Strategic Command conferma il lancio dei due missili. Il secondo Musudan è stato monitorato nella fase finale nel Mar del Giappone.

Sollecitiamo la Corea del Nord – si legge in una nota ufficiale del Comando Strategico degli Stati Uniti – ad astenersi da queste azioni provocatorie che aggravano le tensioni e di concentrarsi nell’assolvere i suoi obblighi ed impegni internazionali.

Secondo una stima approssimativa, il Nord avrebbe costruito fino a 50 missili Musudan. Il missile balistico Musudan noto anche come Rodong-B o BM-25 è la copia per impiego terrestre del sistema sovietico SS-N-6 Serb (R-27) che equipaggiava, durante la guerra fredda, la classe Yankee. Ritirato dai russi negli anni novanta, è ancora in servizio in Corea del Nord ed Iran. Teoricamente, un missile a medio raggio Musudan potrebbe colpire Guam così come le isole Aleutine, nel Pacifico settentrionale.

Svelato per la prima volta durante una parata militare nel 2010 nella capitale nordcoreana Pyongyang, i Musudan lanciati sono esplosi in volo o comunque pochi secondi dopo il lancio nei quattro tentativi precedenti, avvenuti lo scorso aprile e giugno.

Le specifiche missile balistico Musudan

Il sistema Musudan non è un mistero, essendo stato presentato nel lontano 1961. Il Pentagono, però, ignora le modifiche effettuate dal Nord con la complicità dell’Iran. Quindi, sebbene siano possibili delle modifiche per aumentare la gittata del missile, si tratterebbe comunque di un vettore in grado di trasportare una sola testata nucleare da 1-1,2 Mt. La tecnologia MIRV o “Multiple Independently Targetable Reentry Vehicle che si basa sul concetto MRV o “Multiple Reentry Vehicle”, non è ritenuta ancora in possesso della Corea del Nord. Specifiche comunque che riguarderebbero soltanto la versione R-27U. Gli stessi TEL (transporter erector launcher) fino ad oggi rilevati, non sono altro che dei mezzi civili riconvertiti grossolanamente per uso militare. Ciò significa che non sarebbero in grado di tollerare l’energia sprigionata da un missile nelle sue primissime fasi e garantirne la stabilità. I lanciatori dei missili KN-08, mostrati al pubblico ma mai testati, sono dei camion riconvertiti per trasportare legname.

Nonostante i ripetuti fallimenti, i nordcoreani stanno comunque facendo progressi.

I lanci di poche ore fa potrebbero essere avvenuti risposta alla presenza del sottomarino d’attacco classe Virginia, l’USS Mississippi, attraccato al porto di Busan, poche ore fa, come parte del suo schieramento inaugurale in Asia.

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