Kosovo, spacciatore con la droga dell'Isis arrestato dalla polizia

Decisivo il supporto investigativo del Team di Polizia Militare dei Carabinieri dell’MSU

Kosovo, spacciatore con la droga dell'Isis arrestato dalla polizia

È stato individuato ed arrestato intorno alle 20.45 del 12 dicembre, dalle Forze di Polizia Kosovare (KP), il latitante kosovaro, M. T., accusato di spaccio e consumo di stupefacenti. Il ventitreenne di Pristina si era nascosto a Tirana ma stava rientrando in Kosovo su un bus quando, nella località di Morina nei pressi del confine tra Albania e Kosovo, è stato individuato, arrestato e preso in custodia da parte delle Forze di Polizia Kosovare.

L’operazione, denominata “The Big Man”, dal nome dell’informatore dal quale è scaturita l’indagine, è stata possibile grazie al prezioso lavoro investigativo dei Carabinieri dell’MSU di Pristina che, nei primissimi giorni di novembre, erano stati messi a conoscenza di un importante traffico di sostanze stupefacenti da parte di un informatore. Questi, rinominato “The Big Man”, riusciva a fornire al team di Military Police (M.P.) anche alcuni campioni di stupefacenti trasportati dal trafficante.

I militari dell’Arma interessavano il dipartimento centrale dei Servizi Antidroga della Kosovo Police i quali, analizzando i campioni pervenuti, identificavano le seguenti sostanze: marijuana, ecstasy, cocaina, tramadol (la droga utilizzata dai combattenti dell’Isis) e una nuova metanfetamina ancora sconosciuta in Kosovo e in Italia.

Nell’operazione di perquisizione congiunta condotta dai militari del Team di M.P. e dalla Polizia Kosovara nell’abitazione dell’interessato, lo scorso 18 novembre, veniva sequestrato un grosso quantitativo di sostanze stupefacenti, tra cui 2.500 dosi di marijuana ed un martello di grandi dimensioni utilizzato per rapine. Dalla perquisizione dell’abitazione del latitante alla cattura, i carabinieri hanno condotto una vera e propria caccia all’uomo, h24, con accertamenti su accertamenti, fino ad arrivare alla soffiata decisiva che ha consentito il compimento della missione.

Le unità di M.P., alla diretta ed esclusiva dipendenza del Colonnello Marco Di Stefano, Comandante del Reggimento Carabinieri MSU di Pristina, sono assetti specializzati, qualificati ed autorizzati, attraverso le ROE 337, ad eseguire qualsiasi attività di Polizia Militare in Teatro Operativo, tramite l’uso della forza necessaria e proporzionata per impedire il compimento di gravi crimini che si stanno verificando o stanno per verificarsi, in circostanze dove non ci sia nessun altro modo per impedire tali atti.

I Carabinieri dell’MSU sono attivi in Kosovo dal 1999 e costituiscono la riserva della missione KFOR, con un’unità di pronto intervento per fronteggiare situazioni di controllo della folla in ambiente urbano, svolgono un ruolo determinante nell’addestramento e nella formazione delle stesse Forze di Polizia Kosovare e presidiano costantemente il ponte di Austerlitz che divide Mitrovica Sud da Mitrovica Nord. KFOR, la più longeva delle missioni NATO, contribuisce al raggiungimento di un ambiente sicuro, sostiene e coordina lo sforzo umanitario internazionale e sostiene l’affermarsi di un Kosovo stabile, democratico, multietnico e pacifico. Comandata dal Generale di Divisione dell’Esercito, Salvatore Cuoci, vede impegnati circa 5.000 militari provenienti da 28 paesi.

L’Italia, che vanta una presenza di circa 538 effettivi provenienti da tutte le Forze Armate, ha avuto per il quinto anno consecutivo il comando della missione, a conferma della riconosciuta professionalità, in ambito NATO, dello strumento militare italiano.

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