Il Mes sostiene il Pride. Svolta a favore dei gay ​del fondo salva-Stati

La pagina Twitter del Mes promuove il Gay Pride che si sta svolgendo in Lussemburgo. La visione del mondo del fondo salva-Stati

Il Mes sostiene il Pride. Svolta a favore dei gay ​del fondo salva-Stati

Qual è il rapporto tra il Meccanismo europeo di stabilità - il tanto discusso Mes - ed il Gay Pride che si terrà in Lussemburgo? Perché il fondo salva-Stati dell'Ue viene associato alla manifestazione che è in corso in questi giorni (4-12 luglio) nella nazione dell'Ardenne? La domanda circola. E le cronache hanno iniziato ad affrontare la questione.

Del Mes, sino a questo momento, si è parlato in termini d'opportunità politica. La linea del premier Giuseppe Conte è stata ondivaga sul punto. L'oggetto in questo caso è un altro: il profilo Twitter dell'Esm, ossia proprio del Mes, è colorato d' arcobaleno. Sono i colori della comunità Lgbt. Il Mes è insomma anche un soggetto mediatico. Se non altro perché sul social network citato è possibile rintracciare una vera e propria pagina dedicata. Si direbbe "un profilo". E fin qui nulla da segnalare. La pagina, a ben vedere, esiste dal 2012. "l MES è il meccanismo di risoluzione delle crisi per i paesi dell'area dell'euro. Seguici anche qui per i tweet EFSF", si legge sul social di Jack Dorsey. Ma il Mes ha anche una sua linea sulla promozione di quelli che vengono chiamati "nuovi diritti".

Tra un post che promuove l'intervista a Repubblica del segretario generale Nicola Giammaroli ed un altro, c'è spazio per una presa di posizione: "#ESM si unisce alla comunità LGBTQ + nel celebrare la #Pride Week a #Luxembourg dal 4 al 12 luglio 2020. Per ulteriori informazioni sul nostro impegno per #DiversityAndInclusion vedi qui: http://ow.ly/1wI150Aqm4O #LuxembourgPRIDE #UnitedInDiversity". Il Meccanismo europeo di stabilità è favorevole, anzi è al fianco, del Gay Pride lussemburghese. Il post rimanda al sito ufficiale dell'Esm. In specie, ad una sezione specifica centrata sulla "diversità" e sulla "inclusione": "L'ESM riconosce che un forte impegno per la diversità e l'inclusione non è semplicemente positivo per le imprese, ma essenziale per il successo delle imprese". E ancora: "Crediamo fortemente nel potere creativo che si ottiene quando persone di diversa estrazione si uniscono nei loro sforzi". Il Mes, oltre che un soggetto mediatico, è pure un soggetto politico o culturale a sé stante? La domanda sembra legittima.

Si potrebbe replicare che normalmente le istituzioni europee tutte prendono posizione sul tema dei "nuovi diritti". Ma il Mes - almeno sino a questo momento - era stato percepito alla stregua di un mero strumento economico cui poter aderire o meno. Il fatto che il substrato organizzativo dell'Esm esprima un pensiero sui grandi temi dell'epoca a noi contemporanea è di sicuro rimarcarbaile, forse perché inaspettato. Dal punto di vista di un cattolico - anche di una nazione europea a maggioranza cattolica - potrebbe essere sollevato il tema della "colonizzazione ideologica", come la chiama papa Francesco.

Vale infine la pena sottolineare come il Mes non figuri però tra i partner ufficiali dell'evento lussemburghese.

Il Mes in quanto organizzazione esprime insomma una sua visione del mondo. Non è, quantomeno non soltanto, un ente freddo verso cui esprimere favore o meno.

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