L’Unesco ha detto sì ai caschi blu della cultura. Nella riunione del Consiglio esecutivo di questa notte è stata approvata la proposta italiana di istituire meccanismi per l’impiego dei caschi blu della cultura e di proseguire a lavorare in sede Onu per includere la componente culturale nelle missioni di pace come richiesto dal presidente del Consiglio Renzi nel suo recente intervento all’Assemblea Onu.
Il 29 settembre scorso Matteo Renzi aveva descritto così la proposta: "L’iniziativa prevede la creazione di una unità nazionale specializzata — formata dai Carabinieri e da esperti civili — con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale", sottolineando che si tratta di una task force messa in piedi su richiesta dell’Unesco. "Quali saranno i suoi compiti? Quelli di operare sia in situazioni di disastri naturali che di guerra con compiti sia di formazione che operativi per proteggere il patrimonio e dare consigli ai governi locali. I caschi blu della cultura nascono sulla base di un modello già sviluppato a livello nazionale".
La risoluzione italiana, cofirmata da 53 Paesi e sostenuta dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza, è stata votata per acclamazione dopo un dibattito molto intenso e articolato che ha coinvolto la maggioranza delle delegazioni presenti a Parigi.
Si tratta di "un successo internazionale del nostro paese, dopo quello ottenuto a Milano con l’approvazione di 83 Paesi della Dichiarazione sulla Protezione del Patrimonio Culturale.
L’Italia si conferma come guida nella diplomazia culturale" spiega il ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, che aggiunge: "Bisogna adesso definire subito gli aspetti operativi di questa task force internazionale che dovrà intervenire laddove il patrimonio dell’umanità è messo a rischio da catastrofi naturali o da attacchi terroristici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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