Migranti, valichi chiusi in Croazia. E l'Ungheria alza un nuovo muro

Dopo aver chiuso tutti i valichi di frontiera con la Serbia, la Croazia carica gli immigrati sugli autobus e li scarica in Ungheria. E Orbàn fa erigere un nuovo muro

Migranti, valichi chiusi in Croazia. E l'Ungheria alza un nuovo muro

Migliaia di immigrati che hanno abbandonato il confine ungherese diretti verso quello serbo-croato hanno sfondato i cordoni degli agenti alla frontiera di Tovarnik. Ed è ora la Croazia a rischiare il collasso. Tanto che il governo di Zagabria ha chiuso sette degli otto valichi di frontiera con la Serbia: "La Croazia ha esaurito le sue capacità di accoglienza: abbiamo detto ai rappresentanti di Unhcr e della Ue che siamo pieni". Se il flusso non si fermerà il Paese chiuderà la frontiera con la Serbia. Notizia che non è piaciuta a Viktor Orbàn che ha avviato i lavori di costruzione della barriera al confine tra Ungheria e Croazia.

Si alzano un nuovi muri nel cuore dell'Europa. Dopo aver blindato il confine con la Serbia, l'Ungheria ha iniziato a chiudere anche la zona critica del confine con la Croazia, dove non vi è un fiume a dividere i due Paesi. Qui sorgerà una nuova barriera anti-immigrati della lunghezza di 41 chilometri. "Dobbiamo fare la stessa cosa fatta alla frontiera con la Serbia", ha affermato Orbàn. Alla costruzione del nuovo muro difensivo lavorano attualmente 600 militari a cui se ne aggiungeranno altri 500 entro domani e altri 700 entro domenia. Sono al lavoro anche centinaia di poliziotti. E il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ha esteso ad altre due regioni meridionali lo stato di emergenza proclamato nei giorni scorsi in alcuni distretti del Paese.

L'Ungheria non è il solo Paese dell'Unione europea che, davanti all'incapacità dell'Unione europea di gestire l'emergenza, ha chiuso le frontiere per evitare di essere invaso dai clandestini. Da mercoledì scorso più di 11mila immigrati hanno, infatti, attraversato il confine con la Serbia per riuscire a entrare nell'area Schengen. Trovando il muro lungo il confine ungherese, hanno deviato verso la Croazia. "Circa 13mila migranti sono entrati in Croazia in sole 48 ore - ha comunicato il ministro dell’Interno Ranko Ostojic - non abbiamo le capacità per accoglierne altri". Così il governo croato ha chiuso i valichi di frontiera con la Serbia, ha sospeso i treni che collegano Zagabria a Belgrado e ha aperto "un corrodio verso l'Ungheria".

Per tutto il giorno, tra i villaggi di Baranjsko Petrovo Selo, in Croazia, e Beremend, in Ungheria, c'è stato un continuo via vai di autobus croati con a bordo immigrati che vengono poi scaricati oltre il confine.

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