Coronavirus

I filmati choc sul "virus cinese": "La gente cade a terra". Realtà o fake?

Sul web circolano numerosi video che mostrano cinesi infetti dal nuovo coronavirus cadere a terra come foglie. Si tratta di filmati fake o la situazione è più grave del previsto?

I filmati choc sul "virus cinese": "La gente cade a terra". Realtà o fake?

L'epidemia di polmonite causata dal nuovo coronavirus ha messo in ginocchio la Cina e gettato nel panico il mondo intero. Considerando che non esiste ancora un vaccino per evitare il contagio e che gli esperti non conoscono ancora l'origine esatta del morbo, molte persone sono preoccupate per le conseguenze di un'epidemia che galoppa a ritmi record.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci sono numerosi video amatoriali che girano sul web. Nelle brevi clip, spesso della durata di poche decine di secondi, si vedono immagini surreali: uomini e donne che camminano a Wuhan prima di cadere a terra, colpiti dal virus; persone che non riescono a stare in piedi trasportate via da ambulanze; cittadini stesi al suolo, tra l'indifferenza generale.

Chi ha pubblicato i filmati giura che provengono dalla metropoli da dove tutto è partito, anche se non è tuttavia possibile verificare l'autenticità del materiale. Dopo aver guardato i video la domanda che vi farete sarà: davvero a Wuhan le persone cadono a terra come foglie in autunno?

In caso di risposta affermativa la situazione sarebbe più grave del previsto e il governo cinese starebbe nascondendo la verità. Ma non è da escludere che i filmati possano essere dei fake realizzati da qualche troll intenzionato a disseminare il panico.

Origini misteriose

In ogni caso le infezioni legate al coronavirus aumentano di ora in ora. Gli scienziati di tutto il mondo sono a caccia dell'animale che avrebbe dato inizio all'epidemia. Alcuni ricercatori cinesi hanno affermato di aver individuato il colpevole: si tratterebbe dei serpenti, a loro volta infettati dai pipistrelli. Dai rettili, il morbo avrebbe subito una mutazione per poi attaccare l'essere umano.

Altri studiosi sono scettici. “Nel loro insieme, i serpenti potrebbero essere il serbatoio di animali selvatici più probabile per il 2019-nCoV", ha scritto il team cinese sul Journal of Medical Virology. Eppure c'è chi ritiene improbabile che il 2019-nCoV abbia infettato qualsiasi ospite animale secondario abbastanza a lungo da alterare significativamente il suo genoma.

David Robertson, un virologo dell'Università di Glasgow la pensa infatti diversamente rispetto ai colleghi asiatici: “Ci vuole molto tempo perché questo processo si svolga. Mancano prove che i serpenti possano essere infettati da questo nuovo coronavirus e fungere da ospite”.

In altre parole, l'ospite

intermedio è il pezzo mancante del puzzle: come sono state contagiate tutte queste persone?

Difficile dirlo, anche se non manca chi ha puntato il dito contro il Wuhan National Biosafety Laboratory, una struttura situata proprio a Wuhan dove vengono studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo.

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