I parroci perdono il pelo ma non il vizio...di fare politica. Di esempi di utilizzo dell'omelia a fini non proprio evangelici se ne trovano a iosa. C'è don Claudio Miglioranza, che durante la messa domenicale alla chiesa delle Pieve ha pensato di attaccare Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat, reo di chiedere agli operai di fare 10 ore al giorno pagandoli una miseria, mentre lui ne guadagna 100 milioni l'anno.
C'è Giorgio Morlìn che alla classica lettura del Vangelo ha preferito quella di un articolo di Concita De Gregorio, all'epoca direttore de l'Unità, con tanto di distribuzione dell'opera ai fedeli. C'è chi ha assolto Berlusconi citando il detto: "Meglio puttanieri che bestemmiatori" come don Giovanni Bellò, parroco di Semonzo del Grappa (Treviso) e c'è chi prega il Signore affinché faccia venire un ictus al Cavaliere, come don Giorgio De Capitani, parroco di Monte di Rovagnate.
Egocentrismo, politicizzazione, uso della fede per fini personali o sociali, giudicate voi. Di sicuro c'è che i preti non risparmiano prediche, sermoni e attacchi nei confronti del mondo politico. Ma non solo. Infatti, l'ultimo caso contempla una nuova declinazione orativa: l'elogio del politico, precisamente del presidente del Consiglio. Quel sobrio e osannato Mario Monti.
E così a Chirignago, paesino del Veneziano, anche il parrocco di San Giorgio non ce l'ha fatta a resistere: doveva esternare la propria approvazione nei confronti del bocconiano. E doveva rendere pubblica la cosa. Ecco dunque che ha pensato bene di distribuire ai fedeli un foglio parrocchiale.
Il titolo è "Proposta" e conteneva apprezzamenti nei confronti del premier "per il suo fare signorile e sobrio. Mi piace perché sa sorridere, ma senza la tracotanza di tanti che popolano i palazzi del potere. Mi piace perché è credente, è cattolico e ha voluto che a collaborare con lui fossero persone non solo capaci sul piano tecnico, ma impegnate anche sul versante religioso...mi piace perché finalmente mi sento orgoglioso di essere rappresentato nel mondo da una persona perbene".
Il prete non è nuovo a queste prediche un po' fuori luogo. A suo tempo intervenne anche sull’atteggiamento dell’Italia nei confronti di Gheddafi criticando apertamente il governo italiano.
E nemmeno poteva stupire che la sua dolce apologia non scatenasse le ire di qualche altro politico. Infatti il sindaco pidiellino di Chirignano ha subito attaccato il prete perché "non si deve permettere di fare propaganda politica sul foglio parrocchiale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.