Moratti «Scudetto? Proviamoci. Felice per gli abbracci fra tecnico e giocatori»

Al terzo gol Massimo Moratti è saltato sulla poltroncina come una tinca sul torrente, ma adesso dice che, in fondo, il risultato è una conseguenza prevedibile di tutto quanto era successo nei giorni precedenti: «È andata bene, molto bene. Mi sembra sia andata molto bene secondo quanto mi sembrava di capire dallo spirito che la squadra aveva anche prima della partita e quindi automaticamente, attraverso gli allenamenti e il resto siamo arrivati a questo risultato. Una partita seria e interpretata molto bene». È sulla condizione mentale che Massimo Moratti ieri, all’uscita dai suoi uffici Saras, si è soffermato maggiormente: «I segnali di vicinanza di tutta la squadra verso Leonardo mi hanno fatto molto piacere e poi anche questo aiuta a vincere. Ma non vorrei che si pensasse che la condizione atletica di prima dipendesse da un fattore mentale. C’erano stati molti infortuni, non si poteva dare un giudizio sulla condizione atletica. Però certamente il fatto mentale incide, senza dubbio». Moratti ha voluto anche ricambiare gli auguri ricevuti da Silvio Berlusconi e parlando di Cassano ha evitato di commentare l’operazione di mercato del Milan: «Lui è un giocatore di classe».


Sereno, rilassato, un’altra faccia rispetto a poche settimane fa quando ad Appiano con al fianco Rafa Benitez presentò la spedizione ad Abu Dhabi per il mondiale per club. Neppure il prossimo impegno di Catania lo disturba: «All’Olimpico non meritava la sconfitta, ha disputato una gran partita e noi sappiamo che andremo a giocare una gara difficile. Lo scudetto? Proviamoci».

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