Mosca vale un miliardo di euro

Successo dei «Saloni WorldWide». Messina (Cosmit): «Nel 2007 le aziende saranno 500»

Antonio Risolo

nostro inviato a Mosca

Caviale e champagne (ma solo i più costosi) a colazione per iniziare alla grande la giornata. Poi di corsa in ufficio, nei nuovi palazzi di cristallo: gli affari sono affari. E prima di finire in bellezza nei locali più alla moda, lo shopping con mogli (giovani e bellissime) al seguito. Acquisti rigorosamente made in Italy. È la giornata tipo della nuova borghesia moscovita. I nuovi ricchi di Mosca e dintorni, infatti, vanno matti per il «gusto italiano», mobili pregiati e abbigliamento in testa. E chiedono sempre gli articoli «più costosi». Spendono tanto, tantissimo, fino a 4-5 milioni di euro per un arredamento completo. Talvolta anche di più. Ecco spiegato in sintesi il succeso dei Saloni WorldWide Moscow, una fiera del mobile tutta italiana (309 aziende presenti) che si è appena conclusa a Mosca. «Sì, è stato un successo - dice Rosario Messina, presidente di Cosmit - e per la prima volta si è capita l’importanza di muoversi come sistema-Italia. Per il prossimo anno abbiamo già l’adesione di circa 500 aziende, quando riproporremo il format del Salone di Milano coinvolgendo il centro di Mosca in manifestazioni culturali, feste e mostre varie». E la sfida continua a suon di numeri, tanto che, già nei primi mesi del 2007, l’Italia potrebbe superare la Spagna nel mercato dell’export e insediarsi al quarto posto. Il nostro Paese, infatti, ha già consolidato in Russia il 29% del mercato, una quota che vale oltre 600 milioni di euro e che tiene a notevole distanza la Germania, mentre le nostre esportazioni di mobili crescono in media del 20% l’anno.
«Ho raccolto il parere dei colleghi imprenditori - aggiunge Messina, titolare della Flou di Meda, in Brianza - e li ho visti entusiasti. Hanno fatto buoni affari. E realisticamente, al di là della comprensibile euforia, posso affermare che nel giro di tre anni l’export dei nostri mobili verso Mosca può superare il miliardo di euro, una crescita davvero importante. Sotto il Cremlino noi imprenditori ci sentiamo a casa, i russi ci stimano e ci cercano. Basti dire che la seconda edizione dei Saloni WorldWide Moscow appena conclusa ha registrato circa 21mila visitatori tra rivenditori, architetti e privati. Senza dubbio - conclude Messina - la manifestazione ha raggiunto il suo obiettivo, ovvero coniugare il saper fare delle aziende italiane con il saper comunicare della manifestazione fieristica settoriale più importante del mondo».


«Stiamo esportando in Russia lo stile di vita italiano - dice Manlio Armellini, amministratore delegato di Cosmit, società controllata al 93% da Federlegno-Arredo -, ora dobbiamo consolidare la crescita, solo così potremo vincere la grande sfida. I numeri e i risultati già ottenuti, ci danno ragione».
Già. Qui a Mosca dicono che un oligarca che spende meno di mille euro per una bottiglia di vino, perde la stima degli amici.

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