Il motto di Alphabet: soluzioni e trasparenza

Il 2006, per Alphabet Italia, si era chiuso con una crescita record: più 45% del portafoglio contratti, per un valore di oltre 350 milioni di euro. Ma già sul finire dell’anno, i segnali negativi provenienti dal fronte fiscale, con la riduzione della deducibilità dei costi delle auto aziendali, sembravano annunciare un 2007 di segno completamente diverso. Eppure, nonostante le difficoltà che per mesi hanno travagliato il comparto, la società di noleggio a lungo termine del gruppo Bmw ha continuato a far registrare trend positivi.
«Se consideriamo il periodo gennaio-settembre, tutti i principali indicatori sono in crescita rispetto allo scorso anno - conferma Maurizio Ceci, general manager di Alphabet Italia -; in particolare, le nuove immatricolazioni salgono del 5%, l’ingresso ordini si attesta sul più 12% e il parco circolante, che a oggi conta circa 15.600 veicoli, mette a segno un più 9%». Unica nota stonata rimangono i margini, che a causa dell’aumento del costo del denaro e dell’inasprimento del contesto competitivo, hanno segnato una flessione rispetto al budget, per altro già previsto al ribasso.
Rimane il fatto, comunque, che in un momento difficile Alphabet è riuscita a crescere. Vale la pena, quindi, di indagare i segreti delle sue performance. «Il nostro principale punto di forza è il fatto di poter contare su una squadra eccellente - spiega Ceci -: in un business come il noleggio a lungo termine, spesso, la differenza non sta tanto in quello che si fa, ma in “come” lo si fa. Per questo i clienti, nonostante i dubbi legati alla fiscalità, ci hanno dato fiducia. E, insieme, siamo riusciti a individuare le soluzioni più adatte ai loro bisogni».
Soluzioni che, non sempre, sono coincise con una riduzione dei prezzi. «Quando si acquistano servizi complessi, la ricerca esasperata del canone più basso può non rappresentare la scelta migliore - sostiene Ceci - occorre, infatti, tenere conto anche degli oneri occulti non compresi nel canone. Insomma, più la necessità di risparmiare è alta, più conviene affidarsi a professionisti in grado di offrire soluzioni senza sorprese».
Ed è proprio il rapporto di fiducia con la clientela il valore aggiunto sul quale Alphabet punta per affrontare un 2008 che si annuncia comunque complicato.

«Non dovremmo avere sorprese legislative, anche se il condizionale è d’obbligo, e forse il costo del denaro non ci penalizzerà ulteriormente - conclude Ceci - ma di certo la competizione si farà più difficile, soprattutto in relazione a una domanda che tende a rimanere stabile».

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