Multe più salate per i cartelli Normativa in vigore tra due mesi

da Milano

«La nuova tassa per l’ingresso, il rapporto tra l’ammenda e la durata dell’infrazione e una sanzione più elevata in caso di recidiva rappresentano tre chiari segnali alle imprese: non violate le regole Antitrust, in caso contrario smettete rapidamente e non ricominciate».
È questo il messaggio con cui la commissaria alla Concorrenza Ue, Neelie Kroes, ha presentato le nuove misure per fronteggiare gli abusi di posizione dominante e i cartelli. La multa massima potrà arrivare fino al 30% delle vendite relative all'infrazione moltiplicata per il numero di anni della sua durata; pene più pesanti per le imprese recidive; una frazione della multa (chiamata tassa per l’ingresso in un cartello) potrà essere percepita indipendentemente dalla durata dell'infrazione. Le nuove norme entreranno in vigore fra due mesi.
La «tassa per l’ingresso» in un cartello è un nuovo meccanismo per dissuadere le imprese dall’intraprendere comportamenti illegali. La commissione può aggiungere all’ammenda calcolata fino al 30% delle vendite relative all’infrazione una somma fra il 15 e il 25% delle vendite quale che sia la durata del comportamento illegale. Si tratta di una misura piuttosto forte che ha lo scopo di prevenire la formazione di cartelli orizzontali e gravi comportamenti di abuso di posizione dominante.


Sulla base delle nuove direttrici varate ieri dall’esecutivo europeo, la tassa per l’ingresso sarà applicata in caso di accordi illegali tra imprese e potrà anche essere applicata ad altre infrazioni delle norme di concorrenza.

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