Muore colpito da un pugno sospettati quattro minorenni

TeramoUcciso con un pugno davanti ad un chiosco. È morto così Antonio De Meo, 23 anni, di Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno. La lite nella notte fra domenica e lunedì a Villa Rosa di Martinsicuro, vicino a Teramo. Lo studente universitario ammazzato stava lavorando come cameriere in un albergo del posto: da una manciata di giorni era stato assunto dall’hotel Maxim’s, da cui era appena uscito. Concluso il proprio turno e lasciato l’albergo - era circa l'una - si è fermato nel parco giochi di via Turati per un panino acquistato in un chiosco di alimentari e bevande. Qui, nel piazzale, sul prato, tra le panche per i clienti, un diverbio. «Per motivi insignificanti», affermano le forze dell'ordine. Il bisticcio con altri ragazzi, che erano in moto. La discussione è degenerata, ed è stato sferrato il colpo killer, alla tempia, partito all’improvviso, che lo ha fatto barcollare e poi stramazzare al suolo. Gli aggressori, impauriti se la sono svignata, lasciandolo esanime. «Era lì a terra - raccontano i testimoni - abbiamo tentato di aiutarlo, ma non è servito». Alla scena hanno assistito il commerciante che gestisce il chiosco e alcuni clienti. Lo studente è stato soccorso e trasportato in ambulanza in ospedale a Sant’Omero, ma non è stato possibile salvarlo. Inutile ogni tentativo di rianimarlo. È morto mezz’ora dopo.

Le forze dell’ordine hanno fermato quattro minorenni, messi sotto torchio: i sospetti sarebbero concentrati su due di loro. Stando ai primi riscontri, e alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Serena Bizzarri, sarebbe stato uno di essi ad ammazzarlo. La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale.

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