da Napoli
Ai bar dello sport e nei talk show alle vongole e linguine, che si tengono negli studi di una decina di tv locali, ancora non è stata assorbita la delusione per la sconfitta con il Benfica «ingiusta perché nel primo tempo si poteva vincere». Ma unoccasione per rialzarsi subito la offre il campionato: con una vittoria a Genova, sarebbe primo posto in solitaria. È dalla sesta giornata della serie A del 1991 che non accade: ma il Napoli è pronto a riscrivere la storia. Ne è convinto soprattutto l'artefice numero uno di una squadra che vince e a volte gioca anche bene: Edy Reja. «Dispiace molto per come è andata a Lisbona, ma sono sicuro che non ci saranno ripercussioni dal punto di vista psicologico, Anzi, ci sarà una reazione da parte dei ragazzi».
Anche l'ambiente respira la stessa aria di fiducia. Nonostante siano state giocate solo 5 partite di un campionato lungo ed estenuante come quello di casa nostra, sognare non è comunque un reato e, si sa, i napoletani sono facili agli entusiasmi e alle proiezioni più spericolate. Ma è comprensibile, con una tifoseria a secco di vittorie ormai da 18 anni. Anzi, che in tutto questo tempo ha fatto il pieno solo di amarezze, tra fallimenti, serie B e serie C. Frustrazioni ormai alle spalle. Il presente dice che cè un Napoli che a volte gioca un calcio divertente, con due campioncini che la tifoseria si coccola gelosamente: Hamsik e Lavezzi. A proposito dell'argentino, erede naturale di Maradona nel cuore degli ultras: i suoi fan non ne vogliono sapere di una sua eventuale esclusione dal team che oggi giocherà contro il Genoa, per punizione contro il vaffa a Reja, seguito alla sostituzione al Da Luz. Ieri, rassicurante è arrivato il chiarimento dell'allenatore, che da buon padre di famiglia, ha perdonato il Pocho. «Non cè alcun problema con lui, certe cose in campo succedono, ma poi si chiudono lì». Identica la posizione della società attraverso le dichiarazioni del direttore generale Pierpaolo Marino: «Lavezzi ha affrontato cure intense per giocare questa partita, mi sarei meravigliato se non avesse mostrato rammarico al momento della sostituzione. Tra Reja e Lavezzi non ci sono contrasti».
Il Napoli infine si getta sul campionato con unombra: «Collina deve sostituire Dondarini».
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