Festival di Sanremo

"Non c'è umanità senza coltivazione della terra". Il comunicato della protesta dei trattori letto a Sanremo

Il direttore artistico Amadeus ha letto la nota degli agricoltori nel corso della quarta serata del Festival di Sanremo

"Non c'è umanità senza coltivazione della terra". Il comunicato della protesta dei trattori letto a Sanremo

Ascolta ora: ""Non c'è umanità senza coltivazione della terra". Il comunicato della protesta dei trattori letto a Sanremo"

"Non c'è umanità senza coltivazione della terra". Il comunicato della protesta dei trattori letto a Sanremo

00:00 / 00:00
100 %

La protesta dei trattori arriva al Festival di Sanremo 2024. Amadeus ha letto parte del comunicato diramato dagli agricoltori nel corso della quarta serata della kermesse canora. "Gli agricoltori italiani pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza. Basti pensare a politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione UE grazie alle nostre proteste; tutte queste politiche, a nostro avviso eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende. Su queste questioni pesa poi la spada di Damocle dei prezzi pagati agli agricoltori", si legge nel testo completo firmato da Oldoni Alessandra, Goglio Giulia, Pedrotti Davide e Pizzaris Fabio: "Ricordiamo a tutti che noi non possiamo programmare il prezzo di vendita dei nostri prodotti, perché siamo sottoposti ad un mercato drogato dalle speculazioni, dove il prezzo a noi pagato è un decimo di quello che pagano i consumatori".

I rappresentanti della protesta dei trattori hanno acceso i riflettori sulle motivazioni della mobilitazione di questi giorni: "Per questo stiamo protestando in questi giorni: chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori. I prezzi pagati agli agricoltori sono fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più. Siamo l’unica categoria a non poterci basare sui costi di produzione a non poter applicare i costi, subendo tutti gli svantaggi del mercato e delle possibili intemperie della stagione, pur avendo costi alti e certi legati alla semina e alla produzione".

"Non stiamo ora a tediarvi elencandovi nel dettaglio quello che chiediamo, che abbiamo più volte spiegato alla stampa e portato all’attenzione della politica, ma vogliamo limitarci a trasmettere un messaggio molto semplice: noi agricoltori non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente,grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno", si legge ancora nella nota dei manifestanti dei trattori: "Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la dignità di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni".

I rappresentanti dei trattori hanno aggiunto: "Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli". In conclusione, oltre ai ringraziamento, gli agricoltori hanno citato Papa Francesco: "Concludiamo con un saluto all’Italia, alla Rai e a te Amadeus. Grazie per aver dato voce agli agricoltori nel tempio della musica italiana.

Negli scorsi giorni abbiamo insistito nel voler salire noi stessi sul palco per un unico motivo: far vedere anche i nostri volti, facce pulite che rappresentano il futuro dell’agricoltura italiana e occhi appassionati di chi crede ancora che, citando Papa Francesco, non cè umanità senza coltivazione della terra".

Commenti