"Anti-papa, renderà conto dei crimini". L'attacco choc dello scomunicato Viganò

Durissima presa di posizione contro Papa Francesco di Carlo Maria Viganò, arcivescovo scomunicato nel 2024 da Bergoglio

"Anti-papa, renderà conto dei crimini". L'attacco choc dello scomunicato Viganò
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Mentre il mondo cattolico, e non solo, piange la morte di Papa Francesco, deceduto questa mattina 21 aprile 2025, c’è chi in modo netto e durissimo va controcorrente. "Esiste per tutti un Giudizio particolare, a cui anche Bergoglio non ha potuto sottrarsi", e ora la sua anima "dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, primo fra tutti l'aver usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa Cattolica e perdere tante anime". A scrivere su X tali affermazioni contro Bergoglio è stato l'arcivescovo scomunicato nel 2024 Carlo Maria Viganò.

Non va dimenticato, come evidenzia l’Adnkronos, che Viganò ha affermato in passato come il Papa fosse"un tiranno fuori controllo" e definiva la chiesa sinodale bergogliana una "metastasi" di quel "cancro" che fu il Concilio Vaticano II. Anche ora, nel momento della morte di Francesco, Viganò non ha cambiato linea.

"Nel 2018, Eugenio Scalfari - ha scritto Viganò - riferì le parole che Bergoglio gli avrebbe confidato a proposito della sua visione dell'Aldilà: 'Le anime peccatrici non vengono punite: quelle che si pentono ottengono il perdono di Dio e vanno tra le fila delle anime che lo contemplano, ma quelle che non si pentono e non possono quindi essere perdonate scompaiono. Non esiste un inferno, esiste la scomparsa delle anime peccatrici".

"Questi farneticamenti ereticali- ha proseguito Viganò- si oppongono direttamente alla Fede cattolica, la quale ci insegna che esiste per tutti un Giudizio particolare, cui Bergoglio non ha potuto sottrarsi".

Viganò ha spiegato che "la sua anima non è dunque scomparsa, né si è dissolta: egli dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, primo fra tutti l'aver usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa Cattolica e perdere tante anime". "Se questo non-papa e anti-papa – ha scritto il già nunzio apostolico negli Stati Uniti - non potrà più nuocere al Corpo Mistico, nondimeno rimangono i suoi eredi, gli eversori che egli ha invalidamente creato 'cardinali’ e che da tempo si organizzano per assicurare un continuatore della rivoluzione sinodale e della destrutturazione del Papato.

A dar loro manforte, accorrono i Cardinali e i Vescovi conservatori che si sono ben guardati dal mettere in discussione la legittimità di Jorge Bergoglio". "È su costoro- ha concluso Viganò- che grava la maggiore responsabilità per gli esiti del prossimo 'conclave’”.

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