'Ndrangheta, il Canada espelle il boss Coluccio

Considerato uno dei 30 latitanti più pericolosi, sbarcato a Ciampino alle 6 scortato dalla polizia canadese e dai carabinieri del Ros. Il boss durante la latitanza continuava a gestire traffici di stupefacenti

'Ndrangheta, il Canada  
espelle il boss Coluccio

Roma - Scortato dalla polizia canadese e dai carabinieri del Ros, è sbarcato all’aeroporto di Roma Ciampino alle 6 di questa mattina il boss della ’ndrangheta Giuseppe Coluccio. Coluccio, considerato uno dei 30 latitanti più pericolosi, è stato espulso dal Canada dopo essere stato arrestato il 7 agosto scorso. Dopo tre anni di indagini il pericoloso latitante era stato localizzato dai carabinieri del Ros a Toronto dove abitava con la in un appartamento di un prestigioso grattacielo sul lago Ontario. Al momento dell’arresto Coluccio era stato trovato in possesso di circa un milione e mezzo di dollari canadesi in contanti, traveller cheques, assegni e gioielli. Considerato una delle figure più importanti del narcotraffico internazionale è stato trasferito in un carcere romano di massima sicurezza in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dall’autorità giudiziaria di Reggio Calabria per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione.

Traffico di droga nella latitanza Il boss dell’ndrangheta durante la latitanza continuava, secondo gli investigatori, a gestire ingenti traffici di stupefacenti per l’Italia. Il boss, considerato uno dei 30 latitanti più pericolosi, ha mantenuto stretti rapporti con personaggi di rilievo delle propaggini canadesi di Cosa Nostra. Il boss dell’ndrangheta, che al momento dell’arresto si era complimentato con la task force di investigatori, era entrato in Canada con il falso nome di Giuseppe Scarfo, facendosi chiamare "Joe". Inoltre, era riuscito anche ad ottenere il tesserino sanitario e la patente di guida.

Si muoveva in Ferrari Stando alle indagini svolte in questi giorni dalle "Giubbe Rosse" dell’Rcmp, Coluccio aveva preso talmente confidenza con la realtà canadese da aver abbandonato, lui super ricercato in Italia e anche in ambito internazionale,

la prudenza. In questi anni, infatti, il boss dell’ndrangheta si muoveva per le strade di Markham e Toronto, e più in generale nella regione di York, a bordo di una Ferrari gialla e di una Maserati Grigio metallizzata.

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