Roma

Nel centro storico stop a bar e ristoranti Il Consiglio dà l’ok alla «patente» a punti

Mai più nuovi bar e ristoranti a Trastevere, Testaccio, San Lorenzo, Borgo, Monti e Celio, le zone della «movida» nel centro storico di Roma. Sono 55 le strade che saranno off limits per la concessione di nuove licenze per l’apertura di locali per la somministrazione di bevande e alimenti. Con 22 voti a favore e l’astensione dei consiglieri comunali del Pd Athos e Luca e Paolo Masini l’aula Giulio Cesare ha approvato il nuovo regolamento che fissa requisiti strutturali e criteri di qualità necessari per aprire un nuovo esercizio commerciale per la somministrazione.
Si tratta di un regolamento a punti che divide la città in tre zone: nella zona A relativa alla città storica serviranno 170 punti, 155 per la città consolidata e 120 per quella periferica. Per il raggiungimento del punteggio bisognerà possedere determinati criteri di qualità come la disponibilità di parcheggio (50 punti), l’insonorizzazione del locale (40 punti), fasciatoio, area giochi, corsi di specializzazione professionale ma anche assenza di videogiochi (10 punti) e vigilanza esterna (5 punti).
«Questo regolamento punta sulla qualità - ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Davide Bordoni - e identifica nuovi parametri per bar e ristoranti con l’obiettivo di offrire un servizio efficiente, che risponda alle esigenze della cittadinanza e tuteli le aree di maggior pregio storico e architettonico della città. Il nuovo strumento normativo rappresenta un cambio importante nella disciplina dei pubblici esercizi e i nuovi parametri costituiscono una spinta per fare impresa e investire nel settore, dando slancio all’economia capitolina».
Grazie a una serie di emendamenti presentati dal delegato al centro storico del sindaco di Roma, Dino Gasperini, alle cinque zone nelle quali non è possibile aprire nuovi locali nè trasferirne da altre parti della città, vengono aggiunte le strade adiacenti alle zone già previste dal regolamento come i rioni Monti e Celio. Nella zona di Trastevere piazza Sonnino, piazza Trilussa, via del Moro, via della Lunga Retta; nel centro storico piazza Venezia, largo di Torre Argentina, piazza Di Trevi, via del Governo vecchio, via dei Banchi Nuovi, via del Boschetto e via del Babuino.
Con un emendamento del consigliere De Luca viene previsto che si installino borchie o si traccino linee blu per delimitare lo spazio di suolo pubblico di pertinenza del locale. Infine, in un altro emendamento a firma Gasperini e Federico Mollicone (Pdl) si stabilisce che anche i distributori automatici osserveranno la chiusura delle 22.
A margine della discussione in aula c’erano state polemiche tra l’assessore Davide Bordoni e il consigliere del Pd Athos De Luca. Durante la discussione della votazione degli emendamenti alla proposta di delibera n. 151 sul regolamento per la concessione di licenze a bar e ristoranti, De Luca, prendendo la parola, ha detto: «Qui sembra un mercato delle vacche perchè ognuno si fa gli emendamenti per le proprie strade e per i propri interessi».

Le parole di De Luca non sono piaciute all’assessore Bordoni che ha detto: «Invierò il verbale all’avvocatura e al mio avvocato per tutelarmi perchè ci sono state affermazioni contro la mia persona e non solo».

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