La «nemica» Hack: «Tutta l’Italia gli è in debito, quando lo vedo lo bacio»

Dire «sorpresa», «spiazzata», «incredula» è dire davvero poco. Ma l’astrofisica Margherita Hack, da sempre arcinemica di Berlusconi, quando ha saputo dell’operazione-colibrì non ha potuto non manifestare tutta la sua gratitudine, la sua ammirazione per il Cav. Che in quest’occasione deve averla colpita non poco, per la sua sensibilità. Primo perché lei è animalista, secondo perché tutta la vicenda riguarda proprio la sua città, ovvero Trieste. «Sono sempre stata critica nei confronti del presidente Berlusconi - ha affermato la scienziata che spesso e volentieri scorrazza nel firmamento politico sostando in alto a sinistra -, ma questa volta appena lo vedrò lo abbraccerò e bacerò. Gli sono veramente in debito, l’Italia tutta gli è in debito».
Parole che rimarranno a futura memoria. Se non altro perché a pronunciarle è stata proprio lei, la Hack, che molte volte in passato verso il Cavaliere ha usato ben altri toni. Qualche esempio? C’è l’imbarazzo della scelta: da quella volta a Verona in cui la ricercatrice definì il premier una «Vanna Marchi al quadrato» alle sue esternazioni sulla pagine del periodico Micromega; in una lettera aperta la studiosa di stelle ha chiesto al premier più «rispetto per la democrazia e il parlamento...».
Ma tutto è bene quel che finisce bene.

E alla fine anche i nemici storici strada facendo possono cambiare idea, o almeno cominciare. Questo, a quanto pare, vale anche per Margherita Hack, che ha riconosciuto a Berlusconi di avere agito bene, almeno per il colibrì di Trieste.

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