Nessun responsabile per la collisione tra i due aerei

L’Unione piloti: «I comandanti non hanno colpe» L’Enav: «I nostri radar di terra non c’entrano nulla»

Daniele Petraroli

Nessuna responsabilità dei piloti per quanto avvenuto l’altroieri a Fiumicino. Ma adesso attribuire la paternità dell’incidente di giovedì, quando due aerei (due MD80 Alitalia per la precisione, diretti l’uno a Bruxelles l’altro a Torino) si sono scontrati mentre erano ancora a terra, sembra davvero arduo. È cominciato, infatti, lo scaricabarile delle colpe. Per l’Unione piloti gli equipaggi si sono ben comportati. A dichiararlo ieri il segretario generale Roberto Spinazzola. «Responsabilità non ce ne sono state - ha dichiarato Spinazzola - anzi i comandanti dei due voli hanno agito in modo estremamente professionale. Casomai il problema che si è verificato nelle aree di parcheggio è di natura giurisdizionale. Vale a dire che nelle fasi di “push back”, ovvero quando i trattori hanno iniziato la manovra di traino dei velivoli a motori spenti per posizionarli in pista, non è facile stabilire di chi siano le responsabilità. Un fatto però è certo. L’incidente nella sua banalità poteva diventare molto pericoloso se, per esempio, si fossero toccate e danneggiate le ali in cui si trovano i serbatoi, con un’eventuale fuoriuscita di carburante».
A scaricare le reponsabilità anche l’Enac.

L’Ente nazionale di assistenza al volo ha precisato che non può essere attribuita nessuna responsabilità ai radar di terra (sono 2 al Leonardo da Vinci, uno a sinistra della pista 25, l’altro accanto alla 16) perché «i movimenti in fase di parcheggio non possono che svolgersi a vista sotto la diretta responsabilità di chi traina l’aeromobile».

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