New York Il sindaco Bloomberg si è unito alla festa della sua città: «Un trionfo storico per eguaglianza e libertà». Così il primo cittadino di New York ha definito lapprovazione da parte del Senato dello Stato della nuova legge sulle nozze gay, passata laltra notte. Il governatore Cuomo ha firmato il provvedimento, e i primi matrimoni gay potranno celebrarsi dalla fine di luglio. È il sesto stato americano in cui le coppie omosessuali hanno il diritto di sposarsi, dopo Connecticut, Iowa, Massachusetts, New Hampshire, Vermont e District of Columbia. La Grande mela ha festeggiato tutta la notte, in strada, in particolare nei quartieri a forte concentrazione gay, come Greenwich Village. «Nellaccogliere tutte le persone, non importa da dove provengano, quale fede o filosofia professino, o chi amino - ha detto il sindaco Bloomberg - New York è diventata la più forte e dinamica città del mondo. E oggi siamo ancora più forti di quanto non lo fossimo ieri».
Non è stata una vittoria semplice o scontata. Dopo una seduta fiume la misura è passata al Senato dello stato di New York per 33 voti a 29; quattro repubblicani hanno votato insieme ai democratici. Lapprovazione della legge riflette il mutamento dellopinione pubblica dello stato di New York rispetto alle unioni dello stesso sesso. Secondo un sondaggio del 2004 solo il 37 per cento degli abitanti dello stato sosteneva il matrimonio gay mentre questanno il consenso era salito al 58 per cento.
La comunità gay di tutti gli Stati Uniti spera però che si tratti di una vera svolta. Il primo grande Stato a legalizzare le nozze gay fu la California ma il provvedimento fu poi bocciato per referendum tre anni fa dopo una furibonda battaglia politica. Numerosi Stati dellUnione invece hanno scelto di modificare la loro Costituzione per dichiarare il matrimonio una unione «fra un uomo e una donna» a scanso di equivoci. New York potrebbe cambiare il corso della battaglia omosessuale perché è la città - e lo Stato - di una comunità gay numerosa e politicamente influente.
È una vittoria politica particolarmente simbolica per il movimento.
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