Nelle ultime settimane, le associazioni Clia (Cruise Lines International Association) ed Ecc (European Cruise Council) hanno lanciato un importante progetto, denominato «Cruise Industry Operational Safety Review». È la più recente tra le numerose iniziative finalizzate a migliorare progressivamente la sicurezza della navigazione: un compito a cui lindustria delle crociere non si è mai sottratta, proprio in virtù della necessità di offrire ai passeggeri le migliori garanzie possibili. Le compagnie, infatti, si sono sempre autoimposte un livello di sicurezza superiore a quello richiesto, anche se casi come quello del Giglio segnalano la necessità di compiere maggiori sforzi.
In questa prospettiva, è importante orientare lo sguardo verso tutte le azioni messe in campo a partire dallincidente del Titanic, affinché questo fosse un unicum nella storia e un memento per il futuro. Un recente rapporto, sviluppato da Allianz e lUniversità di Cardiff, ha ripercorso le pietre miliari dellultimo secolo in materia di sicurezza nella navigazione, ricordando da quanto tempo e con quale profondità si sono sviluppati limpegno e la responsabilità delle compagnie. Il primo di questi momenti si ha a soli due anni dal Titanic: nel 1914 la nuova Convenzione Internazionale «Solas» ((Safety of Life at Sea) stabilisce i primi standard internazionali per la sicurezza marittima. Gli anni Quaranta segnano poi levoluzione di nuovi sistemi radio in grado di individuare con precisione la posizione della nave al largo di mari e oceani. Nel 1948 nasce lorganismo consultivo «Imco» (Inter-Governmental Maritime Consultative Organization), padre dellattuale Imo (International Maritime Organization), con lobiettivo di sviluppare un codice normativo valido per qualunque nave nel mondo. Gli anni Sessanta vedono larrivo del radar e delle prime individuazioni satellitari a cui, dieci anni dopo, segue un protocollo di regolamentazione internazionale per la prevenzione delle collisioni. E con lingresso nel nuovo millennio arriva lobbligo per le nuove navi della famosa «scatola nera».
Guardando alla storia, quindi, si evince unattenzione costante, vale a dire lobiettivo di coniugare lintrattenimento della navigazione con la serenità della massima sicurezza: un percorso a cui è necessario non porre mai la parola fine.
*Delegato per lItalia
dellEuropean Cruise Council
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