Il nome di Maria

In occasione dell’ultimo pellegrinaggio annuale Macerata-Loreto, Magdi Cristiano Allam, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera e recentemente convertito al cattolicesimo, ha ricordato che anche il Corano venera la Madonna (e più di tanti cattolici, aggiungiamo noi). Il Libro le dedica un intero capitolo. Il nome di Lei vi compare una quarantina di volte. In sedici occasioni è citata direttamente, in altre ventitré si parla di «Gesù figlio di Maria» e del «Messia figlio di Maria». Una sura (III, 42) recita: «E quando gli angeli dissero a Maria: “O Maria! In verità Dio t’ha prescelta e t’ha purificata e t’ha eletta su tutte le donne del creato”». Un’altra (LXVI, 12) dice: «È Maria figlia di Imran, che si conservò vergine, sì che noi insufflammo in lei il Nostro Spirito, e che credette alle parole del Suo Signore e nei Suoi libri». Insomma, anche le generazioni dei musulmani l’hanno detta e la dicono Beata, come profetizza Maria stessa nel Magnificat. Ricorda Allam, infatti, che nell’islamico Pakistan c’è una città che si chiama Mariamabad, perché intitolata a Lei. Ogni anno mezzo milione di persone vi si recano in pellegrinaggio e non pochi sono i musulmani.

In Turchia, ad Efeso, nel piccolo santuario dedicato a Maria (che là visse accudita dall’evangelista Giovanni, e che forse là passò da questa vita al Cielo) c’è lo spazio per la chiesa ma anche quello per la preghiera dei musulmani. In Egitto, sul monte Al Tir, a Samallut, c’è un santuario mariano frequentato da pellegrini delle due fedi. Nel luogo avrebbe vissuto per dodici anni la Sacra Famiglia.

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