Per non perdere la rotta navigatori satellitari ora in formato tascabile

Con 200 euro si possono soddisfare le esigenze di tutti gli utenti

Mark Perna

da Milano

Si sono fatti più piccoli, più precisi, più utili e meno costosi. Stiamo parlando dei dispositivi Gps portatili, i sistemi capaci di rilevare la nostra esatta posizione, indicandoci la rotta da seguire senza il rischio di perderci. Avendo raggiunto dimensioni simili a quelle di un telefono cellulare, i nuovi Gps possono ora essere facilmente utilizzati anche per scopi diversi da quelli tradizionali delle rilevazioni marine e geofisiche per cui erano stati creati. Grazie alla presenza di memorie più capienti, della possibilità di visualizzare mappe, di contenere numerosi waypoint (punti di interesse) e di effettuare aggiornamenti direttamente dal PC, questi terminali offrono comunque un interessante rapporto tra qualità e prezzo.
Anche i modelli base, che costano circa 200 euro, sono in grado di soddisfare pienamente le esigenze di chi desidera utilizzare questi dispositivi occasionalmente per piccole avventure fuori porta, o varcando i confini nazionali. Il principio di funzionamento del Gps (Global Positioning System), è lo stesso per tutti i modelli. Se gli antichi usavano le stelle per orientarsi noi utilizziamo invece i satelliti. Il Sistema Globale di Posizionamento è stato creato negli anni Settanta dal ministero della Difesa degli Stati Uniti per scopi militari, poi liberalizzato ma con una volontaria riduzione della precisione, rimossa totalmente nel 2000.
Il Gps determina le coordinate di un punto partendo da una base nota e utilizzando i segnali provenienti da 24 satelliti in orbita a 20mila chilometri di distanza dalla terra. Per definire la nostra reale posizione il sistema svolge un’operazione chiamata trilaterazione, rilevando quattro diverse variabili: latitudine, longitudine, quota, tempo. Il risultato è un punto unico e preciso con tanto di coordinate. L’accuratezza del rilevamento fatto da un Gps dipende da diversi fattori, come la concentrazione di satelliti in una zona del cielo, le condizioni atmosferiche della ionosfera e troposfera, ma soprattutto ostacoli fisici come la presenza di edifici, di pareti rocciose o la fitta vegetazione di un bosco (effetto multipath). Tuttavia, in condizioni normali, con il rilevamento ottimale di almeno quattro satelliti (più sono i satelliti, maggiore è la precisione), si ottiene un livello di errore limitato a meno di tre metri. Per questa ragione i dispositivi Gps più evoluti incorporano anche un altimetro e una bussola elettronica, in modo da verificare anche sulle cartine la reale posizione. Assodato che questi dispositivi possono dare qualche piccolo problema e prese le dovute precauzioni, abbiamo comunque tra le mani degli eccezionali apparecchi in grado di offrire numerose funzionalità. I prodotti in commercio sono ormai numerosi e differiscono per le diverse tipologie d’uso: navigazione stradale, trekking e applicazioni marine. Tra i fattori rilevanti quando decidete l’acquisto di un Gps, oltre al prezzo, la presenza di mappe precise e affidabili e la facilità d’uso. Non bisogna dimenticare anche l’autonomia delle batterie, vero tallone d’Achille di questi apparecchi.
Il recente proliferare dei dispositivi Gps sia fissi che mobili è già una chiara dimostrazione di quanto questo genere di tecnologia stia rapidamente affermandosi, ma il suo utilizzo più marcato avverrà solo nei prossimi anni. La nascita del nuovo sistema Gps europeo chiamato Galileo, attesa entro il 2008, è un indicatore importante. Questo ambizioso progetto che prevede la messa in orbita di 30 satelliti in grado di fornire la posizione in qualunque punto sulla terra con la precisione di un metro, consentirà anche l’avvio di numerosi servizi basati sulla localizzazione in totale integrazione con la telefonia di terza generazione (Umts). Il mercato degli apparecchi e dei servizi legati a Galileo è stimato intorno ai 10 miliardi di euro all’anno, con la creazione in Europa di oltre un milione di posti di lavoro qualificati.
Per il momento però dobbiamo accontentarci di dispositivi Gps «tradizionali», ma non per questo meno utili ed evoluti.

La lista dei prodotti è lunga anche se la grande maggioranza dei dispositivi attualmente in commercio riguarda i navigatori per auto come il nuovo ViaMchelin Navigation X-930 (399 euro), il compatto Acer D100 completo di cartografia europea (399 euro), il TomTom Rider pensato per le 2 ruote (799 euro), o montati su veri e propri palmari come il Typhoon MyGuide 7000 XL (499 euro). Esistono anche dispositivi Gps per attività in mare come il Magellan SporTrak Pro Marine (520 euro) o per allenarsi sulla neve: Navman A300 (279 euro).

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